"Tu chiamala se vuoi… ripresina" canterebbe Lucio Battisti. Secondo Federmeccanica qualcosa si muove, ma molto lentamente.
“E tu chiamala se vuoi… ripresina”, potrebbe cantare un nuovo Lucio Battisti della Crisi. E non avrebbe torto a scrivere questo testo il Mogol degli anni ‘10 del terzo millennio. Secondo l’associazione degli industriali metalmeccanici nell’ultimo trimestre si intravede una ripresa che comunque si preannuncia “molto lenta”. E si capisce bene il motivo. La produzione industriale metalmeccanica nel 2009 è diminuita del 27,1% rispetto all’anno precedente, secondo Federmeccanica. Nel quarto trimestre 2009 la produzione è diminuita dell’1% rispetto al trimestre precedente e di oltre il 14% rispetto all’ultimo trimestre 2008. Ma ci sono dati ben più preoccupanti per l’Italia sul fronte dell’export. Le esportazioni infatti sono in caduta verticale sotto i colpi della crisi.
Il 2009 è il buco nero del ‘Made in Italy’ che, perdendo il 20,7%, fa registrare il dato peggiore dal 1970. Un record negativo che fa fare una brusca retromarcia all’ex Belpaese indietro di 40 anni, seppellendo gli anni ‘80, quelli del boom dell’italian style. A stretto giro nella spirale negativa ci si butta anche l’export: arretra del 22%, il dato più basso mai rilevato.
Insomma, è un freddo glaciale che avvolge tutto il settore degli scambi commerciali. L’altro dato di grande allarme per l’Italia proviene dal suo maggior partner economico: stallo della locomotiva tedesca, il prodotto interno lordo negli ultimi tre mesi dell’anno è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2008.
Saverio Mercadante