Home FixingFixing Diario della crisi del 19 febbraio 2010

Diario della crisi del 19 febbraio 2010

da Redazione

"Tu chiamala se vuoi… ripresina" canterebbe Lucio Battisti. Secondo Federmeccanica qualcosa si muove, ma molto lentamente.

“E tu chiamala se vuoi… ripresina”, potrebbe cantare un nuovo Lucio Battisti della Crisi. E non avrebbe torto a scrivere questo testo il Mogol degli anni ‘10 del terzo millennio. Secondo l’associazione degli industriali metalmeccanici nell’ultimo trimestre si intravede una ripresa che comunque si preannuncia “molto lenta”. E si capisce bene il motivo. La produzione industriale metalmeccanica nel 2009 è diminuita del 27,1% rispetto all’anno precedente, secondo Federmeccanica. Nel quarto trimestre 2009 la produzione è diminuita dell’1% rispetto al trimestre precedente e di oltre il 14% rispetto all’ultimo trimestre 2008. Ma ci sono dati ben più preoccupanti per l’Italia sul fronte dell’export. Le esportazioni infatti sono in caduta verticale sotto i colpi della crisi.
Il 2009 è il buco nero del ‘Made in Italy’ che, perdendo il 20,7%, fa registrare il dato peggiore dal 1970. Un record negativo che fa fare una brusca retromarcia all’ex Belpaese indietro di 40 anni, seppellendo gli anni ‘80, quelli del boom dell’italian style. A stretto giro nella spirale negativa ci si butta anche l’export: arretra del 22%, il dato più basso mai rilevato.
Insomma, è un freddo glaciale che avvolge tutto il settore degli scambi commerciali. L’altro dato di grande allarme per l’Italia proviene dal suo maggior partner economico: stallo della locomotiva tedesca, il prodotto interno lordo negli ultimi tre mesi dell’anno è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2008.
Saverio Mercadante

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