Berlusconi a muso duro contro corrotti e corruttori. Il capo del governo affronta il tema della corruzione e promette un inasprimento della legislazione. Il premier esprime piena fiducia e solidarietà al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, e lancia l’ennesima frecciata alla magistratura italiana.
Il tema del giorno è il fenomeno, mai sopito in Italia, della corruzione. Il presidente del Consiglio interviene sull’argomento, promettendo nuove norme più dure per combattere il malcostume delle bustarelle. “Per quanto riguarda i reati di corruzione ho in animo di presentare un provvedimento addirittura nel prossimo Consiglio dei ministri. Sto lavorando a un inasprimento”. A chi paventa di una nuova ondata di corruzione diffusa ed endemica, risponde così “non c’è nessun ritorno di Tangentopoli, come qualcuno dice perché i partiti, tutti, hanno il finanziamento pubblico che non c’era nel 92-93 e costringeva magari i partiti a finanziarsi non legalmente”. Silvio Berlusconi auspica a un ritorno alla moralità all’interno dei partiti politici “chi sbaglia e commette reati non può pretendere di restare di alcun movimento politico”. Dopo le accuse al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, e alcuni suoi collaboratori, ora è nel mirino dei magistrati c’è anche Gianni Letta. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta è entrato nella lista degli indagati nelle indagini sugli appalti per i lavori del G8 alla Maddalena. Il premier difende a spada tratta il suo braccio destro, e torna ad attaccare una parte della magistratura. “Piena fiducia a Letta, non si tocca, è vittima di inciviltà e barbarie. Al Consiglio Superiore della Magistratura premiano quelli che ce l’hanno con me” le parole inequivocabili del capo del governo.