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Vancouver, CaterPiller Cottrer conquista l’argento nel fondo

da Redazione

Dopo i bronzi di Pittin e Zoeggeler è arrivato anche il primo argento per l’Italia a Vancouver. L’ha vinto Pietro Piller Cottrer, nella 15 km a tecnica libera dello sci di fondo. Il veterano, ribattezzato Caterpiller, è alla sua quinta medaglia a cinque cerchi. Azzurri fuori dalla top ten della discesa libera maschile, ora tocca alle donne-jet: riflettori sulla stella Lindsey Vonn.

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La spedizione azzurra alle Olimpiadi di Vancouver si tinge d’argento con la terza medaglia italiana conquistata da Pietro Piller Cottrer nella 15 km a tecnica libera dello sci di fondo. A Whistler solo lo svizzero Dario Cologna ha fatto meglio dell’azzurro coprendo la distanza in 33’36"3. Il carabiniere di Pieve di Cadore (Bl) ha messo in fila il resto del gruppo chiudendo con il tempo di 34’00.9. Terzo si è classificato il ceco Lukas Bauer con 34’12"0. Giorgio Di Centa è giunto decimo mentre Valerio Checchi ha chiuso al diciannovesimo posto, 24ma Thomas Moriggl. Per "Caterpiller" si tratta della quinta medaglia a cinque cerchi, la terza (prima d’argento) per l’Italia in terra canadese.
Meritata la vittoria di Cologna, con oltre 26 secondi di vantaggio sull’azzurro; dietro è finito invece il ceco Lukas Bauer, che ha dovuto accontentarsi del bronzo. A completare la giornata di gloria del fondo maschile italiano anche l’ottimo decimo posto di Giorgio Di Centa; più indietro Valerio Checchi (19esimo) e Thomas Moriggl (24esimo). E’ crollato invece il norvegese Petter Northug, leader della classifica di Coppa del Mondo ma giunto appena 41esimo.
"Sono venuto qui per vincere l’oro ma conquistare un argento dietro un grande atleta come Cologna è come un oro per me. L’essere salito sul podio significa che la mia preparazione è stata eccellente", ha commentato un raggiante Piller Cottrer che neanche stavolta ha rinunciato al cappellino giallo portafortuna. "Quello che mi inorgoglisce è che nonostante i miei 35 anni riesco ancora a concentrarmi su un obiettivo e centrarlo. E’ bellissimo tornare a vincere una medaglia olimpica otto anni dopo la prima volta: l’emozione è la stessa. Dedico questa vittoria a tutti i miei tifosi, ed è una lista lunghissima, a mia moglie Francesca, ai miei figli Fabio e Marta". Una vittoria cercata e voluta, ragionata: "Sì, me lo aspettavo. E’ stata una giornata fantastica sin dai primi metri, qui lo stile di sciata ha fatto la differenza. Sono anni che ci lavoro. Posso dire di essere come un vino rosso, più invecchio e più divento buono. Diciamo un Amarone…". Per il presidente del Coni Gianni Petrucci "è una medaglia che viene al momento opportuno". "Aveva già vinto a Torino e questa è una conferma – ha detto il numero uno dello Coni – sono felice per lui, per i tecnici e per tutto il movimento azzurro. E’ una scuola che seguita a dare risultati". Dal fondo ci si aspetta sempre qualcosa ma Petrucci non vuole caricare di responsabilità l’ambiente: "Io non faccio mai pronostici ma la medaglia di Pittin ha confermato che lo sport italiano ha i ricambi, Piller Cottrer invece è una conferma". Compiaciuto il ct dell’Italfondo Silvio Fauner: "Meglio di così non si poteva cominciare. Abbiamo disputato complessivamente una grande gara, conquistando anche una splendida medaglia d’argento". Un risultato frutto di una programmazione mirata: "Abbiamo iniziato in ritardo la stagione di Coppa del Mondo proprio per focalizzarci sui Giochi – spiega Fauner – in molti ci hanno criticato perché i risultati non venivano ma mi viene da dire che abbiamo fatto la scelta giusta".


MALE LE DONNE DEL FONDO, COMPRESA L’ATTESA ARIANNA FOLLIS
Sorridono gli uomini del fondo, piangono le donne, solo spettatrici nella 10 km a tecnica libera. L’attesa Arianna Follis non è riuscita a far meglio dell’undicesimo posto; buon debutto olimpico (14esimo posto) per la 24enne tarvisiana Silvia Rupil, figlia di Gianpaolo che partecipò alle Olimpiadi di Lake Placid sempre nel fondo, mentre Sabina Valbusa e Marianna Longa sono finite rispettivamente al 17esimo e al 18esimo posto. A trionfare è così la svedese Charlotte Kalla, che ha preceduto la estone Kristina Smigun e la norvegese Marit Bjoergen. "Non è stata certamente una bella gara – ha ammesso la Follis – ma almeno abbiamo rotto il ghiaccio. Ho dato in pista quello che mi consentiva il corpo, la neve non era malissimo. Pure a Liberec l’anno passato cominciai senza grandi risultati, poi le cose migliorarono e arrivarono le medaglie. Spero di ripetere lo stesso percorso".

 

LIBERA, DEFAGO COME ZURBRIGGEN, ITALIA FUORI DALLA TOP TEN
Ma la gara forse più attesa di giornata era la discesa libera maschile. E a festeggiare, alla fine, è la Svizzera, che festeggia l’oro olimpico di Didier Defago, ventidue anni dopo quello di Pirmin Zurbriggen proprio sulle nevi canadesi di Calgary. L’elvetico, nella gara che ha aperto il programma olimpico dello sci alpino, ha conquistato il suo primo titolo olimpico davanti al norvegese Aksel Lund Svindal, campione in carica in coppa del mondo, e allo statunitense Bode Miller che spezza così un lungo digiuno dopo i due argenti a Salt Lake City nel 2002 (gigante e combinata). A 32 anni e quattro mesi Defago è diventato il più "anziano" campione olimpico della discesa libera, superando il francese Jean-Luc Cretier che a Nagano 1998 aveva 32 anni e un mese. A Torino lo svizzero finì 26imo e in carriera ha due prestigiose vittorie nella coppa del mondo di quest’anno sempre in discesa (Kitzbuehel e Wenger), un secondo posto a Bormio e il terzo posto nella classifica di specialità nella stagione 2008-2009. Sulla pista di Whistler l’Italia si deve accontentare del dodicesimo posto di Werner Hell, il migliore tra gli azzurri. Quindicesimo Peter Fill, diciannovesimo Christof Innerhofer e trentacinquesimo Patrick Staudacher. Oggi è in programma la supercombinata maschile e il quartetto azzurro sarà composto da Fill, Manfred Moelgg, Innerhofer e l’esordiente Dominik Paris. "Ho avuto troppo rispetto per la pista", ha spiegato Heel. "Non sono riuscito ad aggredirla nel modo giusto ed ho patito il cambiamento della neve lungo il percorso: dura in alto, più scivolosa da metà in giù". Soddisfatto Peter Fill, la cui partecipazione alle Olimpiadi era stata messa in dubbio da un infortunio: "Per me è già un successo essere alle Olimpiadi, tutto sommato mi posso ritenere abbastanza soddisfatto del piazzamento. Alle Olimpiadi contano solo le medaglie, ma per me è un risultato importante in vista della supercombinata e del super-G".

 

LA GIORNATA: LE ALTRE MEDAGLIE E I RISULTATI DEGLI AZZURRI
Intanto, mentre continua la festa dei canadesi per il primo oro dei Giochi in casa arrivato nel freestyle e in attesa dello show dell’hockey, la terza giornata di gare ha assegnato nuove medaglie: nel pattinaggio di velocità, lo sprint dei 500 metri è affare tutto asiatico. L’oro, dopo una lunga pausa perché non funzionavano le macchine addette alla pulizia del ghiaccio in pista, lo conquista il coreano Tae-Bum Mo festeggiando così il suo 21esimo compleanno, davanti alla coppia di giapponesi, fasciati nelle tute color oro, Keiichiro Nagashima e Joji Kato. Solo 24/o l’azzurro Ermanno Ioratti. Anche nel pattinaggio di figura riservato alle coppie, gli azzurri Nicole Della Monica e Yannick Kocon non sono andati oltre il 12° posto, complice qualche errore di troppo nella prova del libero: l’oro lo hanno conquistato i cinesi Shen Xue-Zhao Hongo. Lacrime, ma di gioia, per la campionessa asiatica. Snowboard a tinte nordamericane invece, con la specialità cross che va allo statunitense Seth Wescott davanti al canadese Mike Robertson. Degli azzurri si ferma ai quarti di finale Stefano Pozzolini (14°), mentre erano stati eliminati prima Alberto Schiavon (21°) e Federico Raimo (22°).
Le prime due manche della gara femminile di slittino non sorridono all’azzurra Sandra Gasparini 18/a. Armin Zoeggeler ha partecipato alla festa della Medal Plaza per il bronzo conquistato alle spalle del duo tedesco: il Cannibale ha parlato del suo futuro gettando più di qualche dubbio sulla sua partecipazione ai Giochi del 2014: ”Sono fiero di questa medaglia, sto pianificando di gareggiare ancora la prossima stagione, ma Sochi è davvero molto lontana”. E il meteo mette a rischio anche la Supercombinata maschile in programma. Sarebbe l’ennesimo stop di un’Olimpiade che continua a fare lo slalom tra i problemi.

 

E ADESSO UNA “SFILATA” IN PISTA: TOCCA ALLA STAR LINDSEY VONN
La pista è pronta, i riflettori pure. Non si scia in notturna, ma sulla passerella di neve si prepara a scendere Lindsey Vonn, la campionessa americana vincitrice annunciata come rare volte nello sport. Contro di lei ed il resto del mondo l’Italia schiera Lucia Recchia, Daniela Merighetti, Elena Fanchini e Johanna Schnarf, una quartetto motivato ma senza eccessive pretese, pieno soprattutto della voglia di dare il massimo. Cinque successi in serie in discesa in questa stagione, sempre sorridente, la bionda del circo bianco Lindsey Vonn è arrivata in Canada preceduta dai suoi trionfi ed accompagnata da una campagna mediatica che l’ha messa sempre in primo piano. Anche un normale incidente – una contusione in allenamento – diventa nel suo caso ragione di particolare apprensione. Ma niente paura: Lindsey sta bene ed è arrivata a Vancouver per vincere e rivincere tanto da diventarne la regina. Sulla carta può andare alla conquista dell’oro in tutte le discipline con forse la sola eccezione dello slalom gigante. Ma se imbrocca la giornata giusta può mettere paura a tutte anche in questa disciplina. Lindsey in discesa dovrà vedersela soprattutto con la sua grande amica tedesca Maria Riesch oltre che con la svedese Anja Paerson. Anche la pista donne di Whistler Creekside, come quella uomini, è tutto un susseguirsi di grandi curvoni da tirare al massimo: terreno adatto soprattutto per la Paerson. L’incognita grande, come per gli uomini, è rappresentata dalla pista. Con una prova assolutamente inedita in due tranche le ragazze si sono trovate sotto gli sci, grazie al freddo notturno, un fondo assolutamente duro e molto mosso, con gli sci che sbattevano come bandierine al vento. Prima della gara è prevista una nuova prova ma nel frattempo è annunciata una bella nevicata che potrebbe nuovamente cambiare il fondo della pista. Insomma, regna l’incertezza e le velociste devono essere più che mai pronte a tutto. Le azzurre per la gara hanno tutte all’unisono auspicato per se stesse un po’ di buona sorte nella lotteria dei pettorali: ne vogliono uno dal numero basso per partire per prime e trovarsi sotto gli sci un fondo non troppo ma ridotto. Per il resto annunciano intenzioni più che mai battagliere. E ci mancherebbe altro, in un’Olimpiade.

GLI AZZURRI IN GARA MERCOLEDI’ E GIOVEDI’
Questi gli azzurri in gara mercoledì 17 e giovedì 18 febbraio alle Olimpiadi invernali di Vancouver (ora italiana, +9 ore rispetto al Canada).

17 FEBBRAIO – Sci di fondo – Sprint TC Donne – qualificazioni (19.15) (Elisa Brocard , Arianna Follis , Magda Genuin , Karin Moroder) – Whistler Olympic Park. – Sci di fondo – Sprint TC Uomini – qualificazioni – (19.40) – (Loris Frasnelli, Lukas Hofer, Fabio Pasini , Renato Pasini) – Whistler Olympic Park. – Sci Alpino – Discesa Libera Donne – Finale – (20.00) – (Elena Fanchini , Daniela Merighetti , Lucia Recchia , Johanna Schnarf) – Whistler Creekside. – Sci di fondo Sprint TC Donne – quarti (21.30) semifinali (21.20) – Finale (21.45) – (Elisa Brocard , Arianna Follis , Magda Genuin , Karin Moroder) – Whistler Olympic Park. – Sci di fondo – Sprint TC Uomini – quarti (21.55) – semifinali (21.30) – Finale (21.55) – (Loris Frasnelli, Lukas Hofer, Fabio Pasini , Renato Pasini) – Whistler Olympic Park. – Snowboard – Halpipe Uomini – qualificazioni (21.05) – (Manuel Pietropoli) – Cypress Mountain.

18 FEBBRAIO – Pattinaggio di velocità – 1000 m. Uomini – Finale – (01.00) – (Massimo Anesi) – Richmond Olympic Oval. – Slittino – doppio – 1a discesa – (02.00) – (Christian Obertsolz-Patrick Gruber, Gehrard Plankensteiner-Oswald Haselrieder ) – The Whistler Sliding Center. – Short Track – 500 m. Donne – quarti di finale – (02.00) – (Arianna Fontana). Pacific Coliseum. – Snowboard – halfpipe Uomini – semifinale (02.15) – (ev.Manuel Pietropoli) – Cypress Mountain. – Short Track – 1000 m. Uomini – batterie – (02.25) – (Nicolas Bean , Yuri Confortola , Nicola Rodigari) – Pacific Coliseum. – Slittino – Doppio – Finale – (03.00) – (Christian Obertsolz-Patrick Gruber, Gehrard Plankensteiner-Oswald Haselrieder) – The Whistler Sliding Center. – Short Track – 500 m. Donne – semifinali – (03.14) – (ev. Arianna Fontana). Pacific Coliseum. – Short Track – staffetta 5000 m. Uomini – semifinali – (03.35) – (Nicolas Bean , Yuri Confortola , Claudio Rinaldi, Nicola Rodigari, Roberto Serra) – Pacific Coliseum. Short Track – 500 m. Donne – Finale – (04.07) – (ev. Arianna Fontana). Pacific Coliseum. Snowboard – halfpipe Uomini – Finale – (04.15) – (ev.Manuel Pietropoli) – Cypress Mountain.

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