Per una volta vince il buonsenso. Il sevizio su Bachelet, il professore ucciso dalle Brigate Rosse nel 1980, prima stoppato per ottemperare alla legge sulla par condicio, ora invece c’è il dietrofront ufficiale di Viale Mazzini. Il programma andrà in onda sabato prossimo, giorno del compleanno del defunto professore Vittorio Bachelet.
Sono in molti a tirare un sospiro di sollievo per il caso di Bachelet. Infatti i vertici Rai hanno deciso di mandare in onda lo speciale sulla vicenda del professore Vittorio Bachelet, vittima il 12 febbraio di 30 anni fa della furia omicidia delle Br. In un primo momento la trasmissione fu fermata perché andava contro i principi della par condicio, ma le polemiche che hanno seguito la presa di posizione di Viale Mazzini hanno portato a un ravvedimento della Rai, che ha così deciso di rimettere nel palinsesto il programma. La trasmissione andrà in onda sabato prossimo sulle frequenze di Rai 1. “Tutto coopera nel bene per chi crede nella divina Provvidenza”, le parole a caldo di Giovanni Bachelet, figlio di Vittorio. Il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli commentò la presa di posizione della tv di Stato come “un’inspiegabile miopia”, mentre adesso “ha vinto la ragione ragionevole”, dice il senatore e giornalista. Anche il presidente della Rai Paolo Garimberti ha accolto la decisione di ripristinare la puntata “con sollievo”. Ha chiamato Giovanni Bachelet, gli ha spiegato la sua perplessita’ e il suo silenzio per rispetto di una decisione aziendale. Rosy Bindi, allieva e assistente di Vittorio Bachelet, e’ soddisfatta “ma la destra non strumentalizzi la vicenda per cancellare la legge sulla par condicio”.
