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Crolla il volume dell’import-export italiano

da Redazione

Secondo l’Istat nel 2009 l’export dell’Italia chiude con un calo del 20,7%, il peggior dato dagli anni settanta. Nell’anno appena trascorso il saldo commerciale è stato quindi negativo per 4.109 milioni di euro. Stessa sorte anche per il volume delle importazioni, con una diminuzione del 22%.

 

La crisi dà i numeri. Dopo gli sconfortanti dati sulla disoccupazione e sul Pil, l’Istat ha reso noti i numeri sull’import-export italiano. Nel 2009 l’esportazione di prodotti “made in Italy” verso paesi terzi ha segnato una flessione del 20,7%, mentre l’importazione è andata giù del 22%, rispetto al 2008. A livello europeo i numero sono all’incirca gli stessi. L’export ha segnato un -22,5% e l’import un – 17,8%. Nel 2009 e’ crollato l’export verso la Spagna -31% e il Regno Unito -22,6%. Male anche le esportazioni verso la Germania -21,5%, la Grecia -21,4%, l’Austria -20,8%, il Belgio -18,1% e la Francia -18%. Dal lato delle importazioni, le riduzioni piu’ importanti si sono registrate da Austria -20,8, Francia -19,8, Germania -18,7%, Regno Unito -18,7%, Paesi Bassi, Belgio e Spagna. Nel 2009, fra i principali settori, le riduzioni piu’ accentuate delle esportazioni hanno riguardato i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, i macchinari ed apparecchi, i mezzi di trasporto, gli apparecchi elettrici e le sostanze e prodotti chimici. Per le importazioni i cali piu’ sostrnuti si sono registrati per i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, i macchinari ed apparecchi, i mezzi di trasporto e le sostanze e prodotti chimici. Gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici hanno registrato invece una crescita. In conclusione, nell’anno appena trascorso, il saldo commerciale e’ stato quindi negativo per 4.109 milioni di euro, con una netta riduzione del passivo di 11.478 milioni di euro rilevato nel 2008.
 

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