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Un’ulteriore perdita di credibilità 

da Redazione

La crisi tra Governo e Banca Centrale ha provocato un’ulteriore perdita di credibilità nelle relazioni internazionali. Ora è opportuno recuperare la necessaria lucidità per gestire una fase così delicata.

La crisi che si è ingenerata, culminata con le dimissioni dei vertici di BCSM, ha provocato un’ulteriore perdita di credibilità nelle relazioni internazionali, che va purtroppo ad aggiungersi al particolare momento vissuto dalla Cassa di Risparmio, agli attacchi mediatici interminabili dall’Italia, eccetera. Una situazione che è perfino inutile commentare, a questo punto. La Repubblica di San Marino ha dovuto fare i conti con il vorticoso cambiamento delle regole internazionali, ancora in corso, con uno stravolgimento di norme epocale. Gli osservatori attenti che si soffermano sul percorso fatto dal Titano non possono non rendersi conto della trasformazione già realizzata nell’economia del Paese e nelle relazioni internazionali, una trasformazione che richiede ancora tempo e comunità d’intenti. Una trasformazione così radicale che non può non portare con sé problemi e difficoltà. Visioni diverse e divergenze di opinione sono dunque inevitabili in questa fase, ma devono essere convogliate positivamente, devono essere energie indirizzate ad un processo costruttivo. Il Governo che spinge con convinzione il nuovo corso avrebbe il dovere di agire sapendo con certezza i risvolti dell’azione che intraprende. A noi sembra che vi sia una tensione troppo alta e forse ingiustificata per chi ha così elevate responsabilità e certamente stiamo scontando una mancanza di fiducia fra Istituzioni. Cambiare uomini in un’organizzazione è un fatto normale legato a diverse ragioni, più o meno giuste che esse siano, ma, non si dovrebbero mai perdere di vista il progetto comune e gli obiettivi condivisi. Adesso è opportuno recuperare la necessaria lucidità per gestire questa fase così delicata. Con l’auspicio che nei prossimi giorni si chiarisca la troppa confusione in atto.

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