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L’Europa ci crede, e la Grecia pure

da Redazione

L’Europa si stringe al fianco della Grecia. I paesi dell’euro-zona hanno accompagneranno lo stato ellenico nel cammino per evitare il default e nell’attuare il risanamento dei conti pubblici. La Grecia dal canto suo promette misure drastiche di intervento, e non richiede, almeno per il momento, aiuti finanziari.

Il summit straordinario dell’Unione Europea si è aperto con il caso greco. Il paese ellenico, nell’occhio del ciclone a causa del deficit pubblico alle stelle, rischia il default e di compromettere la stabilità della zona euro. I paesi dell’UE cercheranno di favorire il più possibile il governo di Papandreu nella sua opera di risanamento. Al momento il premier di Atene non ha richiesto sostegni finanziari e ha dichiarato che già dal prossimo marzo metterà in atto una serie di norme per risanare i conti e rimettere in ordine il bilancio pubblico. Le misure che attueranno i greci saranno monitorate continuamente dalla Banca Centrale Europea e con l’assistenza del Fondo Monetario Internazionale. Herman Van Rompuy, il presidente del Consiglio UE ha affermato “tutti gli stati membri dell’euro-zona esprimono pieno sostegno agli sforzi del governo greco, che dovrà fare tutto il necessario per attuare l’ambizioso piano di risanamento, incluse misure aggiuntive se necessarie”. Il rischio default della Grecia secondo il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso “è un rischio molto remoto,e abbiamo piena fiducia nelle istituzioni greche”. Trichet, il numero uno della Banca Centrale Europea ha assicurato che la “Bce lavorerà assieme alla Commissione europea nel monitoraggio dell’attuazione delle raccomandazioni avanzate alla Grecia, e lavoreremo in tandem in merito a proposte su eventuali provvedimenti supplementari”. Il ministro degli Esteri Franco Frattini dà la sua visione della questione “credo che per la tenuta del sistema europeo sia una prova di credibilità, se impediamo il contagio dalla Grecia ad altri paesi, abbiamo dimostrato che il sistema dell’euro è forte e credibile”.
 

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