La Commissione Tributaria Provinciale di Ravenna dà ragione al Titano in una sentenza di primo grado. L’Anis se ne era già a suo tempo occupata con l’apporto e la consulenza dell’avvocato Fabio Massimo.
La Commissione Tributaria Provinciale di Ravenna lo scorso 10 gennaio ha emesso una importante e significativa sentenza concernente una questione relativa ai rapporti tra la Repubblica di San Marino e lo Stato Italiano. Il ricorso, nello specifico, ha riguardato la possibilità o meno per la dogana italiana di fare richieste e comminare sanzioni a Società sammarinesi. E nella causa si sono sostenute per l’appunto le medesime tesi esplorate in passato dall’Anis con l’Avvocato Fabio Massimo: particolarmente interessante l’esito, seppure sia una sentenza di primo grado. Tra le altre cose, nella decisione, che accoglie il ricorso dell’azienda sammarinese, si dice che…”l’irrogazione di n. 25 sanzioni , senza alcun crisma di legittimità, (…) appare come un cortocircuito nelle relazioni tra i due Paesi, un temporale improvviso che si è scatenato e ci auguriamo , se ne sia andato senza lasciare tracce…”. La sentenza definisce la condotta dell’Agenzia delle Entrate “deprecabile “ e dopo la formulazione di accoglimento del ricorso conclude: “Pare giovevole rammentare che stiamo parlando di una antichissima Repubblica, arroccata tra i monti, nel cuore della Romagna, i cui primi statuti risalgono al 1200, riconosciuta da Napoleone e dal congresso di Vienna, che ha salvato Giuseppe Garibaldi ed è animata da uno spirito di libertà ed indipendenza, con relazioni diplomatiche e consolari in molti paesi nel mondo. Occorre migliore riguardo ed attenzione”.