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Passepartout, la nuova sfida: i commercialisti

da Redazione

Un successo i seminari in tutta Italia sulle problematiche organizzative. L’impresa del Titano punta su un software che vuole essere un diverso approccio.

Passepartout va annoverata tra le imprese sammarinesi che si sono sapute imporre in Italia nel proprio settore. Un settore estremamente competitivo fra l’altro, quello dei software gestionali. Dopo essersi affermata nel comparto delle piccole e medie imprese, la nuova sfida è rappresentata dai commercialisti. Che poi a loro volta rappresentano una sorta di gateway per raggiungere una rete importante di microimprese (sono 2,8 milioni le ditte da 1 a 10 dipendenti che hanno nel proprio commercialista il referente principale per tutto il processo contabile). La Passepartout ha fornito un software innovativo ai propri clienti-commercialisti, e negli ultimi mesi ha dato vita ad un’ulteriore iniziativa, una sorta di tour di seminari specifici, in giro per tutta Italia. “Passepartout è un’azienda da più di vent’anni presente sul mercato e soprattutto sul settore delle piccole e medie imprese” racconta Corrado Rossi, da qualche mese nuovo direttore commerciale dell’impresa sammarinese che ha sede al Wtc. “Abbiamo circa 20 mila clienti attivi, per un totale di circa 50 mila e più utenti delle nostre applicazioni, la nostra presenza nel mondo dei commercialisti è invece più limitata, circa 2 mila clienti. Sappiamo che la loro è una professione sempre più complessa, e abbiamo deciso di fornire ai commercialisti sempre nuovi servizi e sempre più qualificati, puntando in modo deciso verso questo mondo. Poiché il mercato del software per i commercialisti è affollato, abbiamo ritenuto che non ci fosse bisogno di un software con qualche applicazione in più, con un’ergonomia migliorata o che fosse più competitivo sul profilo del costo. L’idea è stata quella di offrire al commercialista non un’altra applicazione ma un nuovo approccio. Così è nato il nostro Business pass, che è un sistema di supporto per il commercialista e le sue imprese clienti che non è un semplice strumento per fare contabilità, ma uno strumento di business”. Concetto che è anche alla base dei seminari organizzati da Passepartout in tutta Italia. “Proprio così, anche in questo caso abbiamo puntato su un approccio innovativo, proponendo questi seminari in cui si affrontano le varie problematiche legate all’organizzazione di uno studio da commercialista. È un approccio che si basa sul veicolo della formazione, su cui abbiamo inserito la nostra visione, la nostra prospettiva. Abbiamo illustrato alla categoria questo approccio, che è pratico, disponibile, velleitario. E la nostra proposta è stata percepita”. Alle otto località toccate inizialmente (Salerno, Catania, Cagliari, Milano, Venezia, Ferrara, Mestre, Roma) se ne sono aggiunte altre, e altre ancora seguiranno (Perugia, Rimini, prossimamente Pescara e Bari). “Credo che il successo di questo evento sia legato anche al fatto che in un momento non proprio felice per l’economia mondiale, con le difficoltà per le imprese che si riverberano anche sugli studi, è aumentata la sensibilità di investire in comunicazione con il cliente e il cliente potenziale”. “Sono stati incontri molto positivi ed improntati sulla massima collaborazione e familiarità – ha commentato Stefano Franceschini, presidente di Passepartout – È evidente che la nostra rete ha compreso ed apprezzato lo sforzo fatto dalla nostra società nel continuo investimento in ricerca e sviluppo dei prodotti, nelle attività di marketing e comunicazione, nelle piattaforme per la formazione via web, che rappresentano la migliore risposta alla debolezza generale del mercato e sono uno stimolo decisivo alla crescita, anche in un momento di crisi epocale come quello che stiamo vivendo”.

Loris Pironi

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