Home FixingFixing I bambini e il territorio: dalle “mani in pasta” alle tavole delle scuole

I bambini e il territorio: dalle “mani in pasta” alle tavole delle scuole

da Redazione

Il rapporto del Consorzio Terra di San Marino con il mondo scolastico locale si sostanzia anche attraverso la presenza di una rete di laboratori mirati, nati per avvicinare il mondo degli studenti delle scuole elementari e medie alla cultura culinaria della Repubblica.

L’abbandono – almeno parziale – della costa a favore dell’entroterra per una riscoperta delle tipicità locali si riflette anche sul Titano dove, già da qualche tempo, è in atto un recupero dei cibi e della genuinità del territorio. Un viaggio denso, fatto di odori, di farina, di olio, di formaggio. E che parte dalle radici, dai futuri ‘adulti’, dalle aule scolastiche per diffondersi – come un soffio, come un polline – sulle pendici del Monte. Il rapporto del Consorzio Terra di San Marino con il mondo scolastico locale si sostanzia anche attraverso la presenza di una rete di laboratori mirati, nati per avvicinare il mondo degli studenti delle scuole elementari e medie alla cultura culinaria della Repubblica. Sulla scia del successo delle precedenti edizioni, anche nel 2010 sono stati proposti sei percorsi – organizzati dallo stesso Consorzio Terra di San Marino e dall’Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole – racchiusi dietro il titolo “Laboratori del Gusto”: si va “Dal chicco di grano alle mani in pasta” sino al “Fantastico mondo delle api”, passando per “Il piccolo casaro”, “Un filo d’olio”, “L’officina dei cinque sensi” e “La scoperta della Civiltà contadina”. Sei laboratori distinti e collegati, che testimoniano come la tematica dell’educazione alimentare si stia allargando in maniera esponenziale. “La partecipazione di tanti bambini (sono circa 100 la classi coinvolte, per un totale di oltre 1.500 studenti, ndr) riveste un’importanza notevole in ottica di diffusione di una coscienza dell’alimentazione e della cultura alimentare tra le future generazioni – sottolinea il Consorzio Terra di San Marino -. Generazioni che sempre più frequentemente hanno perso il contatto con il mondo rurale e delle tradizioni alimentari a causa delle moderne tecnologie e degli strumenti informatici”. I corsi, che vengono svolti negli spazi della ‘Casa di Fabrica’ di Montecchio, sono imperniati sui sapori locali e si compiono attraverso una approccio sensoriale, supportato da schede tecniche e materiali didattici, che arriva sino al prodotti finito: pane, piada, formaggio. In questo modo gli alunni possono acquisire la consapevolezza che l’alimentazione è legata alla natura ed all’ambiente al fine di migliorare la conoscenza degli alimenti (dal campo alla tavola), attraverso i luoghi ed i modi della produzione, della trasformazione, della commercializzazione e conservazione dei prodotti. “Quello che ci auguriamo – conclude il Consorzio Terra di San Marino – è che una volta a casa questi bambini siano in grado di trasmettere anche ai genitori l’amore per la propria terra e l’importanza di conoscere la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti che ogni giorno vengono messi sulle loro tavole”. I laboratori si inseriscono nel filone di un recupero delle tradizioni della cucina locale che anche ‘nei piani alti’ trova terreno fertile: poco meno di un anno fa infatti – a seguito di una Istanza d’Arengo presentata da alcuni cittadini sammarinesi – il Congresso di Stato ha dato mandato “affinché le istituzioni pubbliche che gestiscono le mense scolastiche prevedano, nelle diete giornaliere, il più possibile l’utilizzo, tra l’atro, di prodotti tipici e tradizionali”, nell’intento di perseguire “l’obiettivo di migliorare la qualità e la sostenibilità della ristorazione collettiva coniugando politiche e strumenti per l’utilizzo di prodotti locali e quindi acquisti a chilometri zero”. “I piatti con i sapori della terra d’origine, garantiti e rintracciabili, offerti dai produttori locali, questo è il senso stesso della nostra attività – affermano al Consorzio Terra di San Marino – finalmente sia la qualità che le tradizioni passano dai luoghi più importanti per la divulgazione delle conoscenze socio-storiche, le scuole. Purtroppo la sola logica del prezzo ha sempre penalizzato i prodotti locali, ma grazie alla sensibilità dei cittadini sammarinesi e dei responsabili di Governo, da gennaio, dopo la carne e il latte di San Marino, anche altri prodotti realizzati con materie prime prodotte in Repubblica arrivano sulle tavole delle scuole sammarinesi: il pane, i farinacei, l’olio extra vergine di oliva e il miele, prodotti garantiti e certificati da Consorzio Terra di San Marino”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento