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Di Pietro confermato alla guida dell’Idv

da Redazione

Non c’erano dubbi a proposito. Il congresso di Italia dei Valori ha rieletto Antonio Di Pietro alla guida del partito. Rilancia la sua attività di presidente con nuove forti dichiarazioni “siamo pronti a un altro governo per il Paese. Abbiamo fatto resistenza, resistenza, resistenza, che ci voleva a un regime piduista, ma ora siamo alla svolta”.

Solo una formalità. La nomina di Antonio Di Pietro alla presidenza dell’Idv, è avvenuta praticamente all’unanimità. L’ultimo congresso dell’Italia dei Valori ha sancito quello che tutti si aspettavano. Infatti la rielezione è stata contesa simbolicamente solo dal deputato campano Francesco Barbato, candidatosi a rappresentare i malumori di una parte del partito, che ha criticato la gestione personalistica del leader e fondatore. Ma Barbato in mattinata ha annunciato il ritiro della sua candidatura rinnovando la fiducia a Di Pietro. “E’ finito il tempo della sterile protesta e comincia quello della grande responsabilità di governo che vogliamo, dobbiamo mettere in campo un’azione politica di contrasto e anche di stimolo al governo” le parole a caldo di Di Pietro. Per puntare alla guida della scena politica italiana l’ex pm di “Mani Pulite”, tende alle mani agli altri partiti di opposizione “servono alleanze nel circuito del centrosinistra ma anche nell’area laica, liberale, del non voto, di tutti coloro che vedono riconosciuti nella Costituzione i loro diritti. Bisogna assumere la responsabilità di non creare divisioni, altrimenti l’obiettivo del cambio di governo diventa più difficile”. Di Pietro lancia una frecciata al premier Berlusconi “è l’equivalente di Wanna Marchi in politica. Se esistono i maghi vuol dire che qualcuno ci crede. Se c’è un Wanna Marchi della politica bisogna convincere gli elettori che questo sistema di governo è un bluff". Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, dà la sua visione dei fatti “ci sembra evidente che il congresso del Pd nei suoi contenuti politici, e non nello scontro sugli organigrammi, sia stato pressoché azzerato. Vedendo l’abbraccio di Pier Lugi Bersani con Di Pietro ci appare chiaramente quale sia la linea del Pd”.
 

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