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A spasso nei secoli con Monet e Picasso

da Redazione

Castel Sismondo: l’apertura della mostra è stata prorogata sino al 21 marzo. Oltre 200 mila occhi hanno già ammirato le opere provenienti da Boston. In attesa del Caravaggio, a Rimini – in buona compagnia – a ottobre 2010.

Con qualche anno di ritardo – senza andare a scomodare Palazzo Carraresi di Treviso, da tempo sede di grandissime mostre pittoriche ma magari guardando la più vicina Forlì – Rimini ha deciso di scommettere sull’arte. Così i numeri della bella esposizione proposta a Castel Sismondo – che dietro il titolo “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso” raccoglie sessantacinque capolavori del Museum of Fine Arts di Boston – non possono che dare forza alla città: da giorni l’evento ha superato i 100.000 visitatori. Rembrandt, Velasquez, Van Dyck, Tiepolo, Manet, Gauguin, Cézanne, Van Gogh, Monet, Picasso e Matisse, suddivisi in sei sezioni: il sentimento religioso, la nobiltà del ritratto, l’intimità del ritratto, interni, nature morte e il nuovo paesaggio. Per ogni tema, la diversità stilistica di ogni artista. Così Picasso, nel suo ritratto di donna del 1910, posto accanto a un ritratto di Hals, per confrontare una singolare, vicina spezzatura di segno. Così Claude Monet, con una versione del Ponte giapponese con le ninfee e una delle Cattedrali a Rouen. Così i ritratti realizzati da Tintoretto e Moroni, vicino a Edmondo e Teresa Morbilli dipinto da Degas nel 1865. E ancora, il paesaggio prima in Van Ruysdael nell’Olanda del XVII secolo e poi in Constable e poi in Corot, e la sequenza di nature morte che, partendo da Fantin–Latour, arriva a Matisse, Gris e Braque.Ma ancora lo strazio di una sublime deposizione di Veronese accanto all’allagato buio di un quadro superbo di Francesco Del Cairo con la testa di san Giovanni Battista. O l’amore filiale dipinto negli stessi anni da un pittore famosissimo di Salon come Bouguereau e da Renoir. E’ un viaggio da affrontare con gli occhi e con il cuore, nel tempo lento dell’osservazione, dell’incanto. E’ una fermata davanti all’arte che guarda la nuova arte, come nel caso della corsa ai cavalli di Degas, che lega in maniera indissolubile il quadro ad una fotografia. Il taglio sulla carrozza, che come in un’istantanea sembra smarginare dalla tela, testimoniano, oltre all’interesse di Degas per i cavalli e il mondo delle corse, i suoi studi sulla fotografia e sulla realtà in movimento. La mostra, organizzata da Linea d’ombra e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, rimarrà aperta sino al 21 marzo.

Caravaggio e altri pittori a Rimini

I presupposti ci sono già tutti: ammontano già a 20mila le prenotazioni per visitare la grande mostra dedicata a Caravaggio, che si apre il 20 febbraio alle Scuderie del Quirinale. Rimini quindi gongola, in attesa del taglio del nastro della doppia mostra che la città ospiterà dal 23 ottobre 2010 al 27 marzo 2011: in autunno infatti Castel Sismondo accoglierà “Caravaggio e altri pittori del Seicento” e “Parigi. Gli anni meravigliosi”, due momenti di assoluta eccellenza dell’arte mondiale. Curate da Marco Goldin e organizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e da Linea d’Ombra Libri, i due eventi – che si uniranno idealmente nel Castello – vedranno vicini Courbet, Manet, Degas, Van Gogh, Bazille, Renoir e molti altri. “Caravaggio e altri pittori del Seicento” vedrà le opere provenienti dal più antico museo americano, il Wadsworth Atheneum di Hartford. Protagonista dell’evento sarà il geniale Caravaggio: Rimini avrà l’onore di accogliere una straordinaria opera, “L’estasi di San Francesco”, ambientata in un paesaggio crepuscolare. Il Santo, preso completamente dall’estasi, è illuminato dalla Luce Divina, sorretto alle spalle da un angelo che lo assiste e lo conforta. A far da cornice al cielo buio e nuvoloso al centro (il riflesso dorato della luna si nota a malapena da dietro le nubi) ci sono due alberi: uno con le foglie rappresentante la vita, l’altro secco rappresentante la morte. Il Santo si ritrova così sospeso tra due dimensioni.

Alessandro Carli

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