Piove sempre sul bagnato. Dopo la catastrofe del 12 gennaio, Haiti è stata colpita nuovamente dal terremoto. I sismografi hanno registrato una scossa di magnitudo 4,6 della scala Ricther. Il primo ministro Jean-Max Bellerive ha dichiarato che il suo paese piange oltre 200.000 morti, e i feriti sono più di 300.000.
Un’altra scossa ha infierito su Haiti. La piccola isola caraibica colpita nuovamente da un terremoto, di minore potenza rispetto a quella del 12 gennaio, ma che comunque aggrava ulteriormente la situazione della popolazione haitiana. L’epicentro del sisma, registrato dal Servizio geologico degli Stati Uniti, è avvenuto a 10 km di profondità, a 40 km dalla capitale Port-au-Prince e con un magnitudo 4,6 della scala Richter. Il primo ministro Jean-Max Bellerive durante un’intervista all’Afp ha detto “ci sono più di 200.000 persone che sono state identificate e dichiarate morte, sono stati registrati 300.000 feriti, 4000 amputati, 250.000 case sono andate distrutte e 30.000 imprese hanno chiuso i battenti”. Praticamente un bilancio di guerra. Il capo dell’Unicef, Ann Veneman, è atteso ad Haiti con l’incarico di lanciare una massiccia campagna di vaccinazioni che coinvolgerà in tutto 2,5 milioni di haitiani. “I bambini sono particolarmente vulnerabili perché denutriti e quindi le loro capacità di difesa contro le malattie sono veramente ridotte”, ha dichiarato la portavoce Kate Donovan. L’operazione mira a vaccinare inizialmente circa 530mila bambini sotto i sette anni, per difenderli da morbillo, difterite e tetano. Per cercare di coordinare al meglio i soccorsi Ban Ki-Moon, segretario generale dell’Onu, probabilmente nominerà Bill Clinton come responsabile unico nella gestione degli aiuti umanitari internazionali. I 10 cittadini Usa sospettati del rapimento di bambini haitiani, compariranno davanti alla Corte della capitale.