Home NotizieAttualità Ecco tutte le nomination agli Oscar 2010

Ecco tutte le nomination agli Oscar 2010

da Redazione

Gli Oscar sono un affare di famiglia. James Cameron e Kathryn Bigelow, ex coppia d’oro di Hollywood, ottengono la bellezza di 9 nomination a testa. Nessuna pellicola italiana in gara, ma almeno ci sono candidati tricolori all’ambito riconoscimento. Per la fotografia Mauro Fiore, nella sezione trucco troviamo Aldo Signorotti e Vittorio Sodano, infine per la sceneggiatura Alessandro Camon e l’italo-americano Marco Beltrami.

Il destino li ha separati, non le nomination. James Cameron, campione d’incassi di tutti i tempi con il kolossal “Avatar”, ottiene ben 9 nomination agli Oscar così come l’ex consorte Kathryn Bigelow con il suo “The Hurt Locker”. L’edizione 2010, del premio cinematografico più importante del mondo, si svolgerà il prossimo 7 marzo presso il Kodak Theatre di Los Angeles e vede per la prima volta, la candidatura di 10 lungometraggi nella categoria miglior film. Oltre alle pellicole già citate, sono in lizza “Bastardi senza gloria”, “Precious”, “Up”, “District 9”, “Tra le nuvole”, “A serious man”, “An education” e “The blind side”.
Nessuna pellicola italiana in gara, ma una “spruzzata” di tricolore comunque c’è. Il calabrese Mauro Fiore gareggia per la fotografia di “Avatar”, il duo composto da Aldo Signorotti e Vittorio Sodano per il trucco de “Il Divo”, per la sceneggiatura concorreranno l’italo-americano Marco Beltrami “The Hurt Locker”, e Alessandro Camon “The Messenger”.
Nella sezione che premia i registi troviamo James Cameron (“Avatar”), Kathryn Bigelow (“The Hurt Locker”), Quentin Tarantino (“Inglourious Basterds”), Lee Daniels (“Precious”) e Jason Reitman (“Up in the Air”).
Per il premio come miglior interprete troviamo sono Jeff Bridges (“Crazy Hearth”), George Clooney (“Tra le nuvole”), Colin Firth (“A Single Man”), Morgan Freeman (“Invictus”) e Jeremy Renner (“The Hurt Locker”).
Si disputerranno l’Osacr come attori non protagonisti Matt Damon (“Invictus”), Woody Harrelson (“The Messenger”), Christopher Plummer (“The Last Station”), Stanley Tucci (“Amabili resti”) e Christoph Waltz (“Bastardi senza gloria”).
Nella categoria miglior attrice sono candidate Sandra Bullock (“The Blind Side”), Helen Mirren (“The Last Station”), Carey Mulligan (“An Education”), Gabourey Sidibe (“Precious”) e Meryl Streep (“Julie & Julia”).
In lizza per essere elette miglior attrice non protagonista ci sono Vera Farmiga e Anne Kendrick (“Tra le nuvole”), Penelope Cruz (“Nine”), Maggie Gyllenhaal (“Crazy Heart”) e Mo’nique (”Precious”).
Nessuna candidatura per “Baarìa” di Tornatore nemmeno nella categoria miglio film straniero. In gara il film francese “Un Prophete” di Jacques Audiard, già vincitore del premio della giuria del Festival di Cannes, il tedesco “Il nastro Bianco” di Michael Haneke, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, la pellicola argentina “El secreto de sus ojos” di Juan José Campanella, l’israeliano “Ajami” di Scandar Copti et Yaron Shani e il peruviano “Fausta” di Claudia Llosa.
Per la migliore pellicola d’animazione in lizza ci sono “Up”, “Coraline”, “La principessa e il ranocchio”, “The Secret of Kells” e “The Fantastic Mr Fox”.
Nella cinquina delle migliori sceneggiature originali si scontreranno “Up”insieme a “The Hurt Locker”, “The Messenger”, “A Serious Man” e “Bastardi senza gloria”.
In competizione per le migliori sceneggiature non originali ci sono “District 9”, “An Education”, “In the Loop”, “Precious” e “Tra le nuvole”.
La guerra tra “Avatar” e “The Hurt Locker” prosegue anche per quello che riguarda i premi tecnici: montaggio (candidati insieme a “District 9”, “Bastardi senza gloria e Precious”) e colonna sonora (insieme a “Sherlock Holmes”, “Up” e “Fantastic Mr Fox”).
Il titolo di miglior canzone originale vede in lizza “Almost There” e “Down in New Orleans” (“La principessa e il ranocchio”), “Loin de Paname” (“Paris 36”), “Take It All” (“Nine”) e “The Weary Kind” (“Theme from Crazy Heart”.
Nella sezione documentari in gara “Burma VJ”, “The Cove”, “Food, Inc.”, “The Most Dangerous Man in America: Daniel Ellsberg and the Pentagon Papers” e “Which Way Home”.
 

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