Home FixingFixing Scajola: via libera al parco tecnologico

Scajola: via libera al parco tecnologico

da Redazione

Il Ministro sul Titano per fare il punto sullo stato dell’arte del progetto Parco Scientifico e Tecnologico. Scajola: "Sul tavolo anche i rapporti su gas e rinnovabili”.

Oggi come nel 2005 – stesso giorno, il 26 gennaio – la Repubblica di San Marino ha accolto Claudio Scajola con un suggestivo colpo d’occhio del Monte spolverato da una copiosa nevicata. Il Ministro italiano per lo sviluppo economico – che proprio in occasione della sua visita del 26 gennaio 2010 è stato insignito dell’onorificenza di “Cavaliere di gran croce dell’Ordine equestre di Sant’Agata” – è salito sul Monte per fare il punto lo stato dell’arte del Parco Scientifico e Tecnologico, da anni uno dei “matrimoni” annunciati tra Italia e San Marino ma ancora non celebrato.
Accolto nei giorni scorsi dalle parole del Segretario Marco Arzilli (“C’è la volontà di far crescere e internazionalizzare l’economia e di percorrere nuove traiettorie con l’Italia”), Scajola – che ha incontrato i media locali – si è soffermato principalmente sul Parco.
“Essere qui oggi – ha esordito – significa un segnale di amicizia e di intento di collaborazione con San Marino. L’Italia ritiene che la collaborazione con San Marino vada intensificata e approva l’azione che il nuovo governo ha intrapreso – coraggiosa, difficile – di cambiamento della sua economia. Alla luce di quanto è successo nel mondo, ogni paese ha colto la necessità di migliorare la crescita economica reale dei diversi paesi e di mettere in secondo piano la politica finanziaria. Abbiamo bisogno di recuperare un’economia reale più solida e più forte. San Marino ha dovuto sottoscrivere accordi importanti sulle doppie imposizioni fiscali: a livello internazionale ne ha già firmate 20. Noi intendiamo dare il nostro contributo e offrire la nostra collaborazione in questo percorso”.
“Oggi con questa visita – ha proseguito – abbiamo anche esaminato alcuni specifici dossier che ci sono stati presenti e che interessano i rapporti l’Italia e San Marino. Tra questi, in primis, la proposta del governo della Repubblica sul Parco Scientifico e Tecnologico, dove abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare e abbiamo già individuato già da subito, per parte italiana, chi sarà il responsabile di un gruppo di lavoro che coinvolgerà anche le Marche e l’Emilia-Romagna. Un Parco in cui la ricerca potrà far crescere i giovani, e che sarà imperniato sull’innovazione dei processi di produzione”.
“Abbiamo inoltre approfondito i rapporti sul piano energetico: c’è un accordo decennale – ha rimarcato Scajola – che è in scadenza a fine anno sul transito ma vogliamo anche trovare modi per definire meglio i rapporti sul piano del gas e delle energie rinnovabili, che è un tema significativo e importante che vogliamo affrontare con San Marino. Anche qui abbiamo individuato un gruppo di lavoro e dato il nominativo del responsabile per quel che riguarda l’Italia. Abbiamo inoltre approfondito il tema della collaborazione in campo radiotelevisivo, in attesa del nuovo accordo, che è rimasto un po’ fermo”.
“Atterrando in mezzo alla neve a Rimini, avrei letto più volentieri ‘aeroporto internazionale Rimini- San Marino’: credo sia interesse di entrambi e anche su questo cercheremo di lavorare. Abbiamo anche definito che entro l’estate i gruppi di lavoro, in tempi brevi ovvero già entro l’estate (si parla del 30 giugno, ndr), formuleranno le loro proposte definitive affinché la delegazione sammarinese possa venire a Roma per dare concreta attuazione agli accordi”.
“Sul piano della internazionalizzazione, abbiamo apprezzato l’intenzione di San Marino di costituire un istituto per la commercializzazione dei propri prodotti sulla scia della esperienza positiva del-l’idea italiana dell’ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero, ndr). Daremo una particolare attenzione a questo progetto, magari istituendo, all’interno dell’ufficio ICE, un desk di San Marino”.
“Vogliamo levare la pressione, come sempre amplificata, sui rapporti tra l’Italia e San Marino. C’è stato il problema dei paradisi fiscali. Voglio assicurare che non è stato un problema di San Marino, anzi: il Titano ha risposto in maniera assolutamente positiva. Si è trattato altresì di un discorso più ampio, che si è inserito in una vertenza internazionale. L’Italia intende collaborare con San Marino al percorso di riorganizzazione economica in atto”.
Infine, un accenno alla nuova legge sull’IVA e al ruolo del rappresentante fiscale.
“Non sono mie competenze – ha concluso – ma trovandomi a San Marino, posso riportare i tratti ho colto dai diversi dicasteri. Anche su questi temi ho verificato un’azione di collaborazione positiva che si sta svolgendo tra le autorità preposte. Altri temi invece devono essere ancora definiti, ma credo che tutto si possa risolvere”.
Alessandro Carli
 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento