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La Cassazione sconfessa la Camera dei Deputati

da Redazione

La Cassazione ha dato il via libera all’arresto di Nicola Casentino. Il deputato del Pdl e sottosegretario all’Economia è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, per presunti rapporti con il clan dei Casalesi. Tuttavia Casentino rimarrà libero, in quanto Camera dei Deputati ha negato l’autorizzazione per la richiesta di arresto.

Non c’è pace per Nicola Casentino. Il deputato della maggioranza, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, ha ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali del sottosegretario all’Economia e confermato la legittimità dell’ordinanza d’arresto emessa dalla Dda di Napoli. Nonostante questa decisione della Suprema Corte, Casentino non subirà alcuna limitazione di libertà, in quanto Camera dei Deputati ha negato l’autorizzazione per la richiesta di arresto. “Speriamo di fare il processo il più rapidamente possibile per fare in modo di superare i limiti di segretezza degli atti e far cadere tutte le accuse”. Spiega l’avvocato difensore Stefano Montone. “Prendiamo atto della decisione della Corte, che evidentemente ha ritenuto il provvedimento giudiziario del gip privo di vizi formali – ha continuato il legale – vedremo le motivazioni”. I difensori di Casentino hanno concluso dicendo “l’ordinanza di custodia cautelare potrebbe entrare in vigore solo al termine del mandato parlamentare del sottosegretario, nel caso in cui la magistratura non avesse ancora appurato l’estraneità del nostro assistito ai fatti per i quali è stato emesso il provvedimento della Dda di Napoli”.
 

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