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Nichi Vendola stravince le primarie e su D’Alema

da Redazione

Vendola vince e convince. Il governatore uscente della regione Puglia si aggiudica nettamente le primarie del Pd, a scapito di Francesco Boccia. Quest’ultimo era il candidato sostenuto da D’Alema, dal partito e dall’Udc, ma il popolo di sinistra pugliese ha scelto diversamente puntando nuovamente su Nichi Vendola. Ora è rischio la collaborazione a livello nazionale tra il Pd e il partito di Casini.

Nichi Vendola stravince le primarie del Pd. Alle urne si sono recati quasi 200mila persone, e di queste ben il 73% hanno votato per Vendola. Gli elettori quindi non hanno seguito la linea del partito nazionale, desideroso di accontentare l’Udc, che aveva puntato su Francesco Boccia. Tutto il Pd, ma in particolar modo Massimo D’Alema, aveva sponsorizzato fortemente Boccia. Anche il segretario Bersani avrebbe preferito non ripresentare Nichi per accontentare Casini e il suo schieramento, nella speranza di riuscire a stringere un importante alleanza a livello nazionale con i centristi. La vittoria di Vendola può mettere in difficoltà il proprio partito ma il risultato delle primarie è inoppugnabile, quindi il governatore uscente affronterà alle regionali di marzo il candidato del Pdl. Il Popolo della Libertà ha ufficializzato il nome del proprio candidato, sarà Rocco Palese. Il favorito alle prossime consultazioni regionali resta Nichi Vendola, forte di un ottimo lavoro fin qui svolto e di scarsa coesione nel centro-destra pugliese. D’Alema nell’occhio del ciclone per la batosta subita, incassa il colpo e reagisce dicendo “già so quello che scriveranno ora i giornali, che ho perso io, ce n’erano alcuni soprattutto che non aspettavano altro, che hanno sferrato un’offensiva ostile nei miei confronti. Ma anche nella politica c’è chi ha lavorato contro di me, è come se una squadra tifasse per la squadra avversaria”. D’Alema si era buttato a capofitto in queste primarie per supportare Boccia,  e la sconfitta è ancora più bruciante alla luce di una dichiarazione altisonante data durante una conferenza stampa, “io non ho mai perso un’elezione, non ho mai perso un congresso… Aspettiamo di vedere come va a finire e poi ne riparliamo”. Ignazio Marino commenta così le primarie appena concluse “la visione di Massimo D’Alema è diversa dalla mia. Le persone non scelgono sull’emotività o secondo le indicazioni che vengono dalle segreterie dei partiti in nome delle geometrie politiche. I cittadini decidono in base alle risposte che si propongono ai loro problemi”. La vittoria di Vendola probabilmente porterà scompiglio nel partito. “Oggi ci sarà una riunione e dirò che è necessario restare uniti e cercare di vincere: soprattutto nelle regioni dove c’è stata a lungo indecisione, come il Lazio e la Puglia. Adesso abbiamo Bonino e Vendola, due candidati di grande statura, e dobbiamo lavorare tutti con grande decisione perché si vinca. Io non vivo la politica come luogo di sopraffazione ma come periodo temporaneo di servizio rispetto agli obiettivi che un Paese sui pone per essere modernizzato” ha concluso Marino. Rosi Bindi tende la mano all’Udc “credo che Pierferdinando Casini e il suo schieramento abbiano tutte le possibilità per ritornare sulle loro decisioni. Ritengo che un partito democratico come l’Udc debba sostenere chi è stato candidato da una consultazione di 200mila abitanti, come Vendola, piuttosto di chi è stato candidato dalle oligarchie del Pdl”. La Bindi continua nella sua opera “diplomatica” gettando acqua sul fuoco “consultazioni che non si fanno per decidere chi vince e chi perde dentro il partito, ma si fanno per scegliere il miglior candidato per battere la coalizione avversa. E infine penso che il miglior candidato sia sempre quello che viene scelto da una grande partecipazione come quella che a cui abbiamo assistito, che è una cosa straordinaria”. Il voto in Puglia ha catalizzato l’interesse di tutto il Bel Paese, ma contemporaneamente hanno avuto luogo altre primarie. Giorgio Orsoni ha vinto con il 46% dei voti, ed è il candidato sindaco di Venezia per il centrosinistra. Ha battuto Gianfranco Bettin 35,37% e Laura Fincato 18,62%. Il candidato sindaco del Pd del comune di Desio è  Roberto Corti. I suoi concittadini l’hanno preferito alla sfidante Elisabetta Dell’Orco.

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