Con un ordine del giorno approvato all’unanimità (che riportiamo interamente all’interno) il Consiglio Grande e Generale ha stabilito che la Cassa di Risparmio di San Marino, per la sua importanza all’interno della Repubblica, resti in mano ai sammarinesi. La Fondazione, proprietaria della Cassa, non aveva certo dubbi in proposito, ma questo Odg rappresenta quella condivisione del progetto che era stata richiesta nei giorni scorsi.
Le idee della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS sul futuro dell’istituto di credito più importante della Repubblica erano già ben state chiarite (e cioè che la Cassa è un patrimonio dei sammarinesi che deve restare in mano ai sammarinesi), ma l’ordine del giorno, approvato oggi all’unanimità del Consiglio Grande e Generale proprio in merito alla Cassa come patrimonio del Titano, che riportiamo integralmente qui sotto, è una risposta di fatto alla richiesta del Presidente della Fondazione Tito Masi ad un percorso condiviso. Per la cronaca, l’ordine del giorno era stato presentato nella scorsa seduta dal Partito dei Socialisti e dei Democratici ed è stato approvato, appunto all’unanimità, dopo una mediazione condotta da Alberto Selva per la maggioranza e Fiorenzo Stolfi per conto del PSD.
ORDINE DEL GIORNO
– considerato che la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino sulla base del ‘sentire comune’ può essere considerata a tutti gli effetti un patrimonio della comunità;
– valutato che lo stesso ordinamento che conferisce al Consiglio Grande e Generale il potere di nomina del Presidente della Fondazione San Marino ha voluto riconoscere questa peculiarità della Cassa di Risparmio nel panorama bancario sammarinese;
– viste le vicende in corso che vedono impegnata la Carisp sul fronte italiano in una difficile partita per cedere la propria partecipazione azionaria nel Gruppo Delta, attualmente gestita in commissariamento dalla Banca d’Italia;
IL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
ritiene opportuno, strategico e di grande importanza per il Paese
che la proprietà della Cassa di Risparmio rimanga sammarinese
ed impegna il Governo
ad adoperarsi in tal senso mettendo in atto tutte le iniziative possibile ed opportune affinchè questa volontà del Consiglio Grande e Generale trovi pieno soddisfacimento.
