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Masi: Abbiate fiducia nella Cassa

da Redazione

Intervista di San Marino Fixing a Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino: "Cittadini sammarinesi, continuate ad avere fiducia nella Cassa di Risparmio". Masi parla della due diligence conclusa da Intesa Sanpaolo, che "finalmente ha dimostrato l’intenzione di dar corso ad una negoziazione", per acquisire "alcuni asset e rami d’azienda" di Delta. Sabato l’assemblea dei soci della Fondazione, entro il 31 marzo la partita dovrebbe essere conclusa.

La dismissione del gruppo Delta rappresenta per la Cassa di Risparmio di San Marino la chiave di volta: non appena la partita si sarà finalmente conclusa, si potrà archiviare uno dei momenti più difficili della vita del primo istituto di credito della Repubblica di San Marino. Questa è una settimana importante: sabato è in programma l’assemblea dei soci della Fondazione San Marino, che detiene il 100% delle quote della Cassa, e altre risposte importanti si attendono dalle banche che stanno finanziando il gruppo e, naturalmente, da Intesa Sanpaolo, che dovrebbe acquisire una parte sostanziale del Gruppo Delta.
“Dopo la conclusione della due diligence – spiega Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino – e dopo gli approfondimenti informali della fine di dicembre tra i responsabili del Gruppo Intesa e gli advisor della Cassa di Risparmio, il Consiglio di Gestione di ISP ha formalizzato la disponibilità della banca a dar corso alla negoziazione per il perfezionamento di un accordo che preveda l’acquisizione, da parte di Intesa Sanpaolo, di alcune società e alcuni asset del Gruppo Delta. Chiariamo che non c’è nulla di definito per il momento, ma si riscontra finalmente una volontà concreta di ricercare un accordo”.
Si dovrebbe trattare dunque di una dismissione parziale, non totale.
“Sì, il progetto di dismissione elaborato dagli advisor della Cassa di Risparmio tiene conto delle volontà di Intesa Sanpaolo di acquisire solo alcuni asset e rami d’azienda di Delta. Ma è importante sottolineare come l’avvio di questo negoziato sia subordinato alla preliminare approvazione, da parte delle banche che finanziano Delta, del progetto di ristrutturazione finanziaria del gruppo, che è stato loro presentato dalla Cassa di Risparmio e su cui si attende una risposta nei prossimi giorni. Così come ci aspettiamo già entro la settimana una conferma almeno fino al 31 marzo delle linee di credito aperte per Delta”.
Un dato quest’ultimo indicativo, perché significa che il 31 marzo dovrebbe rappresentare anche la data entro cui si dovrà completare l’operazione.
“È chiaro che per noi chiudere la partita Delta significa uscire dalla bufera, e lasciarci alle spalle le difficoltà che hanno caratterizzato il 2009. Ad ogni modo, durante l’assemblea, maggiori informazioni e in maniera più dettagliata saranno rese ai soci dal Presidente della Cassa di Risparmio, Leone Sibani. In questa occasione i soci avranno anche modo di esprimere la propria opinione in proposito”.
In questi giorni si parla anche di un possibile aumento del capitale sociale. Che legame c’è tra questa ipotesi e la dismissione di Delta?
“C’è un legame, ma gli aumenti di capitale non si fanno per esigenze contingenti, di liquidità, relative ad un breve periodo. Stiamo lavorando su un progetto a medio e lungo termine, un rafforzamento patrimoniale che ci permetterà di continuare a svolgere un ruolo di primo piano nella realtà economica del Paese. E a tal proposito mi preme che passi un messaggio chiaro: i cittadini sammarinesi possono continuare ad avere fiducia nella Cassa di Risparmio. Tornando all’ipotesi di aumento di capitale sociale, ci stiamo muovendo su due cardini intoccabili: la Cassa deve restare al cento per cento nelle mani dei sammarinesi, e la maggioranza delle azioni dovrà rimanere saldamente nelle mani della Fondazione (che attualmente detiene il 100%, ndr). Per legge già oggi la Fondazione deve detenere almeno il 51% delle azioni, noi vogliamo rimanere abbondantemente sopra questa quota”.
E a chi è rivolto l’aumento di capitale sociale?
“Principalmente alle istituzioni, ma anche ai soggetti privati. La Cassa di Risparmio è profondamente radicata sul territorio, e questo aumento di capitale vuole essere un modo per coinvolgere ancora di più i cittadini nell’attività della Cassa”.
Il rafforzamento patrimoniale prevede anche un prestito obbligazionale.
“Che non è alternativo all’aumento del capitale sociale. Rappresenterà un’occasione di investimento importante per le famiglie e le imprese sammarinesi, in quanto il rendimento sarà, diciamo, interessante”.
In questi giorni avete incontrato le forze politiche di maggioranza e opposizione. Avete recepito una sintonia con i vostri progetti?
“Io sono convinto che questo progetto debba trovare un’ampia condivisione nel Paese: per questo ho ritenuto opportuno mantenere un rapporto stretto non solo col Governo, come era doveroso, ma anche con le forze politiche di maggioranza e opposizione, che hanno apprezzato questo coinvolgimento fin dall’inizio. La politica, in linea generale, si è riservata di valutare la situazione in profondità dopo i prossimi sviluppi. Sicuramente c’è da parte di tutti l’intenzione di continuare a sostenere la Cassa di Risparmio di San Marino”.

Loris Pironi

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