Alla presentazione del Rapporto sull’Economia i Segretari di Stato Gabriele Gatti e Marco Arzilli tracciano le traiettorie per la risalita dopo la crisi: "serve una long view".
L’intervento del Presidente della Camera di Commercio Simona Michelotti si è concluso con una domanda precisa: “Abbiamo bisogno di fiducia”. E il Segretario di Stato alle finanze Gabriele Gatti, nella sua risposta, è stato chiaro, scandendo tre, esatte parole: “Non è facile”.
Gatti poi ha tratteggiato le linee da perseguire per rilanciare il sistema Paese. “Innanzitutto credo ci sia una reputazione da recuperare – ha esordito -, un obiettivo fondamentale. Vorrei che fosse chiaro che San Marino non è un posto da cui stare alla larga”.
Per il Segretario alle finanze però “ci vogliono regole, in primis con l’Italia, e, in maniera più allargata, con l’intera Unione europea. Siamo stanchi di dover rincorrere: le scadenze – e mi riferisco all’OCSE e al Moneyval – hanno caratterizzato il tempo di questo ultimo anno. Dobbiamo affrontare la situazione in maniera realistica: la crisi economica mondiale è di vaste dimensioni, e noi non abbiamo in mano grandi strumenti. Per far fronte ai problemi, è necessario un patto tra tutte le forze della Repubblica”.
Per Gatti la Pubblica amministrazione rappresenta una grande ricchezza ma “deve diventare più snella e funzionale”. Sotto il profilo delle imprese, il Segretario ha chiarito che “devono essere messi in campo una serie di interventi, specie per le aziende più competitive del territorio. Dare gli strumenti alle imprese vuol anche dire difendere i diritti dei lavoratori”.
Gatti poi ha puntato il dito contro i media. “Mi preoccupa soprattutto l’attacco mediatico che è avvenuto dietro allo scudo fiscale. Non temo l’uscita dei capitali né la proroga. Noi dobbiamo essere in grado di far capire che la Repubblica di San Marino è uno Stato diverso dagli altri Paesi: siamo integrati con l’Italia e con il circondario, ma dobbiamo anche comunicarlo”.
Il Segretario di Stato all’industria Marco Arzilli invece, si è focalizzato sul rapporto economico presentato dalla CCIAA. “Lo studio è uno strumento molto utile in quanto mette sul tavolo i numeri del nostro sistema ed evidenzia le criticità. Il 2010 deve essere un anno di scelte di crescita. L’attrattività può essere perseguita lavorando sulla sburocratizzazione e sull’introduzione di uno sportello unico per le imprese, uno strumento in grado di velocizzare i tempi”. Sotto il profilo dell’export, Arzilli ha sottolineato un dato: “Il 95% degli scambi avviene con l’Italia. E’ una percentuale troppo elevata: dobbiamo cercare nuovi partner, nuovi interlocutori. La nostra economia deve crescere attraverso una ‘long view’: è di primaria importanza capire le esigenze del Titano, e individuare obiettivi definiti. Dobbiamo investire anche in ricerca. Il polo tecnologico, un progetto su cui si sta parlando da tempo, è a misura di Paese”.
“Abbiamo fior fiore di imprenditori – ha proseguito –. E la Repubblica di San Marino deve essere vicina all’economia reale e sana, e deve poter aiutare le imprese a crescere. La crisi mondiale che stiamo vivendo deve essere, per noi, un’opportunità. Non possiamo più perdere tempo. Dobbiamo essere capaci di leggere i dati, di fare tutte le dovute valutazioni e di non avere paura di crescere”.
Infine, i giovani. “Il mercato globale – ha concluso Marco Arzilli – impone nuove sfide. Lavorare fuori dai confini della Repubblica significa accumulare esperienza e cultura da riversare nel nostro Paese”.
Alessandro Carli