Si conclude con un lieto fine la polemica tra la Ryanair e l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, sui documenti necessari per l’imbarco a bordo. La compagnia irlandese non sospenderà nessun volo domestico relativo all’Italia e accetterà tutti i documenti di identità riconosciuti dalle autorità italiane.
Passaporti, carte d’identità, ma anche tesserini emessi dalle amministrazioni statali, purché siano equiparabili ad una EU/EEA National Identity Card, verranno riconosciuti dalle autorità italiane. Lo ha comunicato il presidente dell’Enac, Vito Riggio, al termine della riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza aeronautica (Cisa) e di un incontro a Roma con i manager della Ryanair. "Ryanair – ha riferito Riggio – ha posto le sue scuse all’Italia per il fraintendimento che si è verificato a proposito della sicurezza. La compagnia non intendeva parlare della sicurezza degli aeroporti italiani – ha spiegato il presidente dell’Ente – ma si riferiva a problemi di natura operativa". "Gli scali italiani – ha ribadito – operano ad un livello di massima sicurezza". "La compagnia – ha precisato Riggio – si è impegnata ad accettare tutti i documenti riconosciuti dalle autorità italiane e a ripristinare tutti i voli domestici". Prima di Natale il vettore irlandese aveva annunciato la propria intenzione di sospendere i voli interni in Italia a partire dal 23 gennaio, in seguito alla polemica nata con l’Enac sulle procedure di identificazione dei passeggeri. La compagnia ha però chiesto all’Italia un periodo di approfondimento per quanto riguarda le patenti di guida, che nel nostro Paese sono di due tipologie diverse. "Ci hanno chiesto tempo – ha detto Riggio – per poter approfondire questa questione legata ai due tipi di patenti esistenti". Un problema che, ha assicurato, "sarà risolto nel più breve tempo possibile". Soddisfazione per l’intesa è stata espressa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, e dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. "Il punto di mediazione è importante – ha detto Matteoli – perché è stato garantito che non sarà perso alcun volo". In sintonia con Riggio, Maroni ha tenuto a ribadire che "la questione della sicurezza degli aereoporti" sollevata dal vettore low cost "non era riferita alla sicurezza degli aereoporti italiani, che è al massimo livello".