La magistratura è autonoma. E la politica dunque non può far altro che prendere atto della decisione del Giudice per la terza istanza Lamberto Emiliani, che ha respinto la maxi rogatoria firmata Di Vizio, il Pm di Forlì, in merito all’indagine denominata “Varano”, quella che ha tenuto agli arresti domiciliari per ben 10 mesi i vertici della Cassa di Risparmio. “Il Magistrato ha deciso in base all’ordinamento sammarinese”.
Se si proclama l’importanza di una magistratura autonoma, quando arriva una decisione della magistratura la politica non può far altro che alzare le mani e accettare la decisione delle toghe. Anche se questa può essere considerata indelicata nei confronti dei rapporti internazionali non sempre facili, in questi ultimi mesi.
Così il Governo di San Marino si vede costretto a prendere atto della decisione del Tribunale del Titano che ha deciso di rispondere picco alla maxi-rogatoria richiesta dal procuratore di Forlì, Fabio Di Vizio, nell’ambito dell’indagine Varano.
Il Congresso di Stato, riunito ieri a Palazzo Pubblico, ha appunto “preso atto" della decisione di Lamberto Emiliani, giudice per la terza istanza penale della Repubblica di San Marino, di fermare la richiesta della procura forlivese, la cui indagine ha portato agli arresti degli ex vertici della Cassa di Risparmio.
"Il Tribunale è autonomo", spiega il segretario di Stato per il Turismo, Fabio Berardi, al termine del lavoro dell’esecutivo.
"Il congresso si è limitato a prendere atto della sua decisione", prosegue il ministro che ribadisce, a nome del governo, massima fiducia nel sistema giudiziario sammarinese. "Il magistrato che ha gestito l’ultima parte della rogatoria – conclude – ha deciso in base al nostro ordinamento".