Lo sciopero generale? Oggi può avere solo il risultato di ridimensionare ulteriormente le buste paga dei lavoratori, già provati da crisi e cassa integrazione. Anche Usot, Usc e Osla si uniscono al coro di no allo sciopero di mercoledì indetto dalla Csu: il pollice verso finora lo avevano espresso già il Governo, l’ANIS, l’Usl (il cosiddetto "terzo sindacato"). A favore, per il momento, solo Sinistra Unita.
Lo sciopero generale indetto dalla Csdl e dalla Cdls? Bocciato in maniera quasi unanime. Al coro di voci contrarie si sono aggiunte oggi quelle di Usot, Usc e Osla, le associazioni di categoria del settore turismo commercio e impresa che esprimono in coro il pollice verso all’iniziativa prevista per mercoledì.
"In questa fase di particolare congiuntura economica non è questa la via da intraprendere", dicono in una nota congiunta le tre associazioni. Associazioni che, per inciso, mesi fa avevano sottoscritto l’accordo tripartito.
Effetto dello sciopero per Usot, Usc e Osla sarà quello di ridimensionare le buste paga dei lavoratori: "Già provati dalla crisi e dalla cassa integrazione, i dipendenti con lo sciopero perderanno un’ulteriore giornata di lavoro, con l’unico risultato di vedere ancor più alleggerito il proprio stipendio". Infine le tre associazioni si augurano che "questa manifestazione estrema di dissenso sia evitata, attraverso una mediazione in grado di soddisfare tutte le parti in causa".
Dall’esecutivo sono state espresse parole di disapprovazione in più occasioni per una decisione che va solo a creare nuovi attriti. Persino il terzo sindacato aveva bollato negativamente l’iniziativa della CSU, mentre la posizione dell’ANIS è invece più propositiva e mirata a non avvelenare ulteriormente lo scontro. Soltanto Sinistra Unita, partito di opposizione, ha espresso il proprio appoggio allo sciopero di mercoledì. Su cui grava anche un bollettino meteo sicuramente poco incoraggiante.
