Home NotizieItalia Brunetta: con la ripresa sarà  possibile ridurre le tasse

Brunetta: con la ripresa sarà  possibile ridurre le tasse

da Redazione

Per un bel taglio alle tasse servirebbero 10-12 miliardi di euro. Ma non ci sono, per questo motivo la Finanziaria non prevede interventi di questo genere, per la felicità delle famiglie italiane. Ma se nel 2010 ci sarà una crescita tra l’1% e il 2%, sostiene il Ministro Renato Brunetta, allora sarà possibile iniziare finalmente il programma di riduzione della pressione fiscale.

Incrociate le dita: se nel 2010 ci sarà una ripresa, secondo il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta sarà possibile iniziare finalmente con il programma di riduzione della pressione fiscale. Brunetta lo ha detto intervenendo su Canale 5 alla ‘telefonata di Maurizio Belpietro’. "Grandissima parte della spesa pubblica – ha detto il ministro – è poco intaccata dalla manovra. Se volessimo fare un bel taglio di tasse servirebbero 10-12 miliardi di euro che oggi non ci sono. La cosa importante è che è stata attraversata la crisi con una manovra triennale da 36 miliardi fatta nel 2008 che si somma a quella di quest’anno. Abbiamo superato la crisi decentemente bene ma è venuta meno la crescita che è la base di tutto". Per quest’anno – ha osservato – i tagli non ci sono. Se il prossimo anno la crescita sarà tra l’1 e il 2% ci saranno spazi per manovre più consistenti per cominciare a mantenere gli impegni presi dal governo e dal Pdl e cioè entro tre anni e mezzo ridurre la pressione fiscale".
"Ora – ha confermato dando ragione al suo collega Tremonti – non ci sono le risorse per una riduzione. Sarebbe stato paradossale tagliare tasse mettendo nuove tasse. L’impegno del Pdl è finire la legislatura con una riduzione della pressione fiscale. Naturalmente tutto questo è legato alla la crescita che a sua volta è favorita dalla riduzione della pressione fiscale. Le due cose si tengono". Per il momento, ha proseguito, "abbiamo sfangato la crisi meglio degli altri. Di questo dobbiamo essere certi, consapevoli e orgogliosi, ce lo dicono a livello internazionale. Ora deve iniziare la fase due".
Quanto al declassamento del debito della Grecia fatto dall’agenzia di rating internazionale Fitch e ai rischi per l’Europa, Brunetta ha detto che questo sono "molto marginali. Primo perché la Grecia pesa relativamente poco. Poi perché se peggiorai il rating aumenta il tasso degli interessi passivi. La Grecia – ha evidenziato – pesa molto, molto poco nel bilancio della holding europea. In questo momento l’Europa sta andando bene, i tassi di interesse sono bassi, ci stiamo preparando incrociando un po’ le dita, alla fase due, quella della ripresa. E’ un po’ come andare in bicicletta – ha concluso – se si va a una velocità minimale non si cade. Noi siamo ancora in bilico, basta andare oltre l’1% della crescita e non si cade".

 

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