Le residenze? Adesso le decide la società per l’energia elettrica. Seconda puntata del Caso Loretta Menicucci: sammarinese Doc, la Vicepresidente degli Artigiani, che si è vista togliere la residenza sammarinese. La Segreteria agli Esteri ha spiegato (a Rtv) che l’utenza risultava staccata: "Per forza, facevamo dei lavori, tutto dimostrabile" è la (banale) spiegazione di Menicucci. Che rilancia: "si vuole distogliere l’attenzione dal vero problema".
Fixing.com vi propone la seconda puntata della vicenda che vede protagonista Loretta Menicucci, vicepresidente UNAS, sammarinese Doc, che nei giorni scorsi si è vista privata della propria residenza sammarinese, fra l’altro senza essere stata avvertita.
UN BREVE RIASSUNTO DELLA VICENDA
La prima puntata la potete leggere QUI, interamente, per cui sintetizziamo solo in estrema sintesi la vicenda: nei giorni scorsi Loretta Menicucci, titolare di un’impresa artigiana, vicepresidente dell’Unione Artigiani, Presidente di un’associazione culturale (Associazione Noor2) si è recata all’Ufficio di Stato Civile ed ha scoperto che le era stata tolta la residenza sammarinese. Fra l’altro a sua insaputa: la Gendarmeria le avrebbe infatti spedito la raccomandata per avvisarla a un indirizzo in Italia dove supponeva lei vivesse, raccomandata che, per ovvi motivi, non è stata quindi ricevuta.
“Andrò avanti per vie legali per ottenere giustizia” aveva detto a Fixing.com Loretta Menicucci. “Richiederò i danni per questo atto assurdo e inconcepibile”.
LA SECONDA PUNTATA
Ieri mattina la Segreteria di Stato agli Affari Esteri ha spiegato la propria posizione in proposito al caso di Loretta Menicucci. Lo ha fatto inviando una nota al telegiornale di San Marino Rtv. È stato spiegato che la Gendarmeria nell’arco di 9 mesi avrebbe effettuato 25 diversi controlli, tutti con esito negativo. E ha poi precisato che gli agenti della Gendarmeria hanno appurato che le utenze erano intestate alla sorella di Loretta Menicucci, e che quando quest’ultima si è trasferita, a inizio anno, per dieci mesi non ci sono stati consumi fino a quando poi l’utenza è stata riallacciata. Per la Segreteria, sulla questione delle Residenze, c’è tutto un sommerso da portare alla luce.
A questo punto è sempre più infuriata Loretta Menicucci.
“Se proprio devo precisare gli affari miei, le utenze in questione sono due perché gli appartamenti sono due, una di queste è rimasta chiusa perché abbiamo fatto dei lavori in casa, ma l’altra utenza è rimasta aperta come avranno sicuramente appurato. Fra l’altro non è certo da queste ‘accuse’ che dovrei difendermi, ma se proprio vogliono verificare ho tutte le fatture e i documenti dei lavori fatti e dei prodotti acquistati, fra l’altro rigorosamente sul territorio sammarinese, perché oltre a essere una vera cittadina sammarinese, che vive e lavora a San Marino, ci tengo a far girare l’economia del nostro Paese”.
Ma la questione, alla fine, è un’altra. “Purtroppo dobbiamo scoprire che adesso a decidere sulle residenze è l’azienda per l’energia elettrica, ed è assurdo. Ma il problema è che arrampicandosi in questo modo sugli specchi, la Segreteria agli Esteri distoglie l’attenzione dal problema vero. Oggi viviamo in una realtà economica molto vivace e il concetto di residenza effettiva non ha più motivo di esistere. E se si vuole affrontare seriamente il discorso sulle residenze, forse sarebbe il caso di strappare questo velo di ipocrisia. Perché si dovrebbe allora andare a guardare a quanti sammarinesi hanno la casa in Italia e quanto la utilizzano effettivamente. Senza contare che se si volessero fare i nomi dei politici sammarinesi che di fatto vivono a Rimini…”.