Giù il cappello davanti a Leo Messi. Il diavoletto argentino è il nuovo Pallone d’Oro. Il prestigioso e ambitissimo premio messo in palio da France Football quest’anno è andato al gioiello del Barcellona. Merito di quel gol stupendo nella finale di Champions e… di tutto il resto. Non sarà un caso se il Barca ha vinto Liga, Coppa del Re, Champions League, Supercoppa europea, Supercoppa di Spagna. Al secondo posto il vincitore 2008 Cristiano Ronaldo al terzo Xavi.
Leo Messi è il primo calciatore argentino a vincere il Pallone d’Oro. Un Pallone d’Oro che mai come quest’anno è stato meritatissimo. La sua incornata nella finale di Champions League dello scorso anno può essere considerato lo spot migliore per celebrare questa incoronazione, e vale anche come magnifico spot per il mondo del calcio.
Messi si è aggiudicato il prestigioso trofeo di France Football con un autentico plebiscito: il talento ‘blaugrana’ ottiene 473 punti su un massimo di 480, ben 240 in più del suo predecessore, il portoghese Cristiano Ronaldo del Real Madrid che quest’anno deve accontentarsi del secondo posto.
"E’ un grande onore per me ricevere questo premio. Le emozioni sono tantissime e molto belle", le prime parole di Messi a France Football. "Onestamente, sapevo di essere tra i favoriti perché il Barcellona ha ottenuto tanti successi, ma non pensavo di vincere e soprattutto di avere un vantaggio così grande sul secondo classificato. Il Pallone d’Oro è qualcosa di molto importante per me. Tutti coloro che hanno vinto sono stati grandi giocatori. E alcuni tra i grandi non lo hanno mai vinto".
Messi diventa il primo giocatore argentino a vincere il Pallone d’Oro, anche se la stampa del paese sudamericano ricorda due precedenti: Alfredo Di Stefano, stella del Real Madrid cui il premio fu assegnato nel 1957 e nel 1959, e Omar Sivori che lo conquistò nel 1961 quando indossava la maglia della Juventus. Ma entrambi lo vinsero da ‘oriundi’: Di Stefano grazie al passaporto spagnolo, Sivori da cittadino italiano. E Maradona? In effetti Diego Armando Maradona non ebbe la stessa fortuna di Messi, Di Stefano e Sivori, poiché fino al 1995 il Pallone d’Oro era assegnato ai soli giocatori europei.
Il numero dieci blaugrana ha dedicato il trofeo alla famiglia. “Sono loro che ci sono sempre stati quando ho avuto bisogno. Erano accanto a me e sentivo le loro emozioni a volte anche più forti delle mie". Messi diventa ‘golden boy’ dopo un anno magico. Anche grazie alle sue prodezze, il Barcellona ha vinto praticamente tutto: Liga, Coppa del Re, Champions League, Supercoppa europea, Supercoppa di Spagna. L’egemonia dei ‘blaugrana’ è confermata anche dal terzo posto ottenuto nella graduatoria di France Football da Xavi e dal quarto posto di Andres Iniesta.
Il premio gli sarà consegnato il 6 dicembre a Parigi e la stampa catalana già scommette sulla presenza di Diego Armando Maradona al fianco del suo pupillo. Il paragone fra Messi e Maradona accompagna la carriera della ‘pulce’ fin dai primi anni. Nato a Rosario il 24 giugno del 1987, Messi milita nelle giovanili del Newell’s Old Boys dai sette anni fino al 2000. Enrique Dominguez, suo allenatore nel 1999, dice di lui: "Solo a Maradona ho visto fare giocate come le sue". A 13 anni arriva il provino con il Barcellona, che scommette su di lui nonostante la bassa statura e i problemi di crescita. Il 16 novembre del 2003 è il giorno del suo esordio non ufficiale con la prima squadra contro il Porto. Quasi un anno dopo, il 16 ottobre del 2004, gioca la sua prima partita ufficiale contro l’Espanyol. Il 1° maggio 2005 segna il primo gol contro l’Albacete: a 17 anni, 10 mesi e 7 giorni diventa così il più giovane marcatore di Liga nella storia del Barcellona. Un record che sarà cancellato nel 2007 da Bojan Krkic, un altro prodotto della ‘cantera’ del Barca. Il 2005 è anche l’anno del primo trionfo in Liga con i ‘blaugrana’. E da qui inizia la sua collezione di trofei: tre Liga, una coppa del Re, tre Supercoppa di Spagna, due Champions League, una Supercoppa Europea. Nella sua bacheca manca ancora un trofeo con la nazionale maggiore: con la maglia dell’Argentina, Messi trionfa solo nel Mondiale Under 20 nel 2005 e nel torneo olimpico di Pechino 2008. Dopo aver ottenuto in ‘extremis’ la qualificazione ai Mondiali 2010 con la ‘albiceleste’ di Maradona, Messi spera di rifarsi quest’estate in Sudafrica. Un successo nella coppa del mondo sarebbe il primo importantissimo passo verso il possibile ‘bis’ nel Pallone d’Oro. "Non sarà facile confermare le cose belle dell’anno appena vissuto", dice Messi. "Spero che il prossimo sarà come questo. Ma vincere il Pallone d’Oro due anni di seguito, non è facile… ".
La vittoria di Messi resta senza dubbio un "motivo di orgoglio per tutta l’Argentina", come scrive il quotidiano ‘Clarin’, che però ora chiede alla ‘pulce’ di ripetere le imprese realizzate con il Barcellona anche in nazionale. "Lui ha un conto in sospeso con la Seleccion e forse è arrivato il momento di aggiungere ai suoi trofei anche Sudafrica 2010. E’ il sogno di tutti gli argentini", conclude il giornale.
DEL PIERO: UN PALLONE D’ORO STRAMERITATO
"Il Pallone d’Oro a Messi? E’ giusto, ha disputato un anno fantastico, che ha chiuso segnando nella finale di Champions League. I voti ricevuti dimostrano che si tratta di un premio strameritato". Lo ha detto Alessandro Del Piero nel corso di un’intervista a Sky Sport per la presentazione del suo nuovo sito internet. Il capitano juventino, nonostante la carriera contornata da numerosi trofei, non è mai riuscito ad aggiudicarsi il premio assegnato da ‘France Football’. Del Piero spiega di non avere rimpianti in merito. "Fortunatamente ho avuto la bravura e la fortuna di aver giocato ad altissimi livelli, raggiungendo importanti traguardi, come la vittoria del Mondiale, che non cambierei mai con il Pallone d’Oro. Anche se certo, aggiungerlo in bacheca non mi dispiacerebbe".