Il sindacato ha proclamato ufficialmente lo sciopero generale. Per rompere l’immobilismo del Governo e per protestare contro la mancata firma del contratto da parte di ANIS e associazioni bancarie. Lo sciopero si farà attorno a metà dicembre e sarà anticipato da un sit-in con tanto di spettacolo comico dei Le Barnos.
Alla fine il sindacato ha deciso di rompere gli indugi: lo sciopero generale che era stato anticipato la settimana scorsa, si farà. La decisione, unanime, è stata presa dai rappresentanti sindacali della CSU riuniti a Valdragone. Verosimilmente la giornata di stop chiesta dal sindacato ai lavoratori sarà attorno alla metà di dicembre, poco prima delle ferie natalizie.
Uno sciopero “per rompere l’immobilismo del Governo” spiega la CSU in una nota, “che di fronte ai rischi di affondamento del paese in preda agli effetti della crisi, non ha messo in piedi nessun progetto economico e occupazionale per rilanciare lo sviluppo e creare nuovi posti di lavoro; non ha fatto nulla per portare l’ANIS e le associazioni Bancarie alla firma dei contratti di lavoro dei rispettivi settori”, atteso da quasi 9mila lavoratori, che rappresenta l’obiettivo prioritario della campagna di mobilitazione della CSU. Il sindacato bolla anche come inconcludente e sterile il tavolo tripartito, e definisce addirittura “surreale” l’atmosfera dell’ultimo incontro.
Il sindacato punta poi il dito su un’altra questione aperta, il precariato nella Pa, dopo la partecipata assemblea dei giorni scorsi. “La solidarietà e l’impegno alla mobilitazione dei lavoratori verso i colleghi senza contratto, è stata ampiamente ribadita anche nell’Attivo di oggi”.
Lo sciopero generale sarà preceduto da una serie di iniziative, tra cui un sit-it previsto per il pomeriggio di domenica 6 novembre in Piazza S. Agata, che prevede anche un programma culturale e ricreativo, con uno spettacolo di sensibilizzazione sui motivi della campagna sindacale che vedrà protagonista il noto gruppo comico sammarinese “Le Barnos”.