Thanksgiving Day per gli Usa, ieri. E come da tradizione oltre al tacchino non poteva mancare il grande football Nfl. Tre le partite, che hanno visto vincere i Dallas Cowboys, i Green Bay Packers e i Denver Broncos. Intanto è stato annunciato che al Superbowl di Miami (7 febbraio) nel tradizionale concerto dell’intervallo suoneranno niente meno che gli Who.
Ieri era il Thanksgiving Day negli States, il giorno del Ringraziamento. E i must della tradizione in questa giornata sono due: il tacchino ripieno e il football Nfl in tv. Tre le partite giocate in anticipo, come da prassi, per il Ringraziamento: i Dallas Cowboys hanno fatto un sol boccone degli Oakland Raiders (24-7), i Denver Broncos sono stati riesumati dai New York Giants troppo brutti per essere veri, e infine i Green Bay Packers che hanno confermato la sindrome da tacchino dei Detroit Lions (sesta sconfitta in fila nel giorno del Thanksgiving).
Ma andiamo per ordine. Dallas consolida il primato nella propria conference (8-3 il record adesso) con una prova sin troppo facile in attacco. Tony Romo (nella foto) ha passato per 499 yard con Austin (1 td, 145 yard ricevute) ancora una volta bersaglio preferito. Ma il secondario di Oakland ha lasciato delle praterie, in cui Romo si è divertito a fare il tiro al bersaglio. Che dire, tutti altri Raiders rispetto a quelli che solo domenica avevano mandato al tappeto i lanciatissimi Bengals: di chi sono i meriti e di chi i demeriti?
A Denver i padroni di casa hanno festeggiato con una nuova convincente prova del quarterback Kyle Orton (sei drive a punti), quattro field goal del kicker Matt Prater ed una grande difesa, guidata da Brian Dawkins e da un grande Dumervil. Il pezzo pregiato della linea ha messo a segno due sack sul quarterback dei Giants, Eli Manning, consolidando il suo primato stagionale nella speciale graduatoria (14). Per i Giants, record 6-5, la strada verso i play off si complica maledettamente, anche perché se la trincea scavata davanti a Manning continua a non reggere agli urti, è ben difficile sperare in un futuro migliore.
E poi c’era la partita del Ford Field, dove i Packers hanno fatto un sol boccone dei Lions (34-12). Il qb Aaron Rodgers ha messo insieme un’altra prova di tutta sostanza, mentre dall’altra parte la matricola dei Lions Stafford ha vissuto una giornata da incubo, con ben 4 intercetti.
UDITE UDITE, CONCERTO DEGLI WHO AL SUPERBOWL
Il Superbowl è uno spettacolo, anche per i non patiti di football americano. Anche per i non amanti dello sport in genere. E così proprio ieri notte è stato annunciato che il prossimo Superbowl (7 febbraio, Dolphin Stadium di Miami) sarà un altro omaggio al grande rock. Dopo le recenti esibizioni di Bruce Springsteen, Tom Petty, Prince e dei Rolling Stones, la Nfl per il tradizionale concerto dell’intervallo ha infatti ingaggiato niente meno che gli Who. Guidati dal chitarrista Pete Townshend e dal cantante Roger Daltrey, unici superstiti del primo lineup, gli Who regaleranno un quarto d’ora di rock britannico ‘doc’ al pubblico di Miami e alle centinaia di milioni di telespettatori sparsi in tutto il mondo. L’annuncio, dato ieri nell’intervallo del match tra Dallas Cowboys e Oakland Raiders, non è stato corredato dalla scaletta del mini-concerto: vista la cornice adrenalinica del Super Bowl, Daltrey e Townshend dovrebbero eseguire almeno due ‘hit’ storiche come "Baba O’Riley" e "Pinball Wizard".