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Per il Titano summit di un’ora con Berlusconi

da Redazione

È durato un’ora il (cordiale) summit tra Silvio Berlusconi e i rappresentanti del Titano, gli Eccellentissimi Capitani Reggenti e il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni. A sorpresa, a Palazzo Chigi c’era anche Giulio Tremonti. Al termine dell’incontro la “non notizia”: ancora niente data per la firma più importante.

Sono andati per incontrare il Premier italiano, Silvio Berlusconi, hanno avuto l’occasione di un faccia a faccia anche con Giulio Tremonti, che in molti sul Titano considerano il nemico pubblico numero uno; al confronto ha partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

La delegazione sammarinese era composta dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti, Francesco Mussoni e Stefano Palmieri e dal Segretario per gli Affari Esteri Antonella Mularoni; ad accompagnarli, l’ambasciatore d’Italia a San Marino, Giorgio Marini.

A margine dell’incontro, durato circa un ora, il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni ha anticipato che la data per la firma dell’accordo tra Italia e San Marino per evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali "ancora non c’è, oggi non è stata fissata, ma, ovviamente, noi ci auguriamo arrivi al piu’ presto. L’accordo sul piano tecnico è stato definito prima dell’estate e quindi speriamo che si possa
giungere rapidamente anche alla firma di questa intesa".
"Ci siamo impegnati ad attivare al più presto un tavolo, se c’è bisogno – prosegue il Segretario – o comunque a vederci per discutere dei problemi che restano e provare a smussarli". Antonella Mularoni, prova a spiegare ai giornalisti presenti a Palazzo Chigi le ragioni per le quali ancora non è stato firmato l’accordo che evita la doppia imposizione fiscale fra i due Paesi. "Molto spesso, sembra che ci siano delle incomprensioni su informazioni che arrivano e a volte si ingrandiscono problemi che se esaminati non sono così gravi, basta mettersi attorno a un tavolo. Noi non siamo in grado di esprimere potenzialità come quelle italiane, che con giornali e televisioni a volte ingigantiscono alcuni problemi. Noi siamo un piccolo vaso di coccio contro il quale tutti possono dire di tutto e facciamo fatica a difenderci". Ma, conclude Mularoni, "i problemi sono piccoli e con una dose di buona volontà dei due Stati si possono risolvere subito".

Il Segretario Mularoni poi spiega anche che "Abbiamo rinnovato l’invito a Berlusconi, già fatto alla Fao, per una visita a San Marino. Vedremo se lo accoglierà, mi auguro di sì".

Durante il vertice di palazzo Chigi con Berlusconi, "abbiamo convenuto che ci sono opportunità per entrambi i Paesi come il Parco scientifico tecnologico e l’aeroporto di Rimini; stiamo già lavorando su questi temi di interesse comune".

 

SCUDO FISCALE
"I soldi continuano a uscire, non in termini assolutamente preoccupanti, sono dati che in qualche modo ci immaginavamo. Certo è un momento di incertezza, perché non sai mai quanti soldi possono uscire. Noi ci auguriamo che la scadenza del 15 dicembre dello scudo fiscale arrivi al più presto, anche per riuscire a dare un po’ di tranquillità al sistema". Lo afferma il Segretario di Stato Antonella Mularoni al termine dell’incontro con il premier Silvio Berlusconi, parlando con i cronisti.

A chi gli chiede se l’accordo per evitare la doppia imposizione arriverà prima della scadenza dello scudo, Mularoni risponde: "Noi non sappiamo esattamente quando finirà lo scudo fiscale, voi? E’ probabile che venga prorogato". In effetti si parla da tempo, con una certa insistenza, della proroga del provvedimento sino a metà marzo.

VERE O FALSE RESIDENZE
A margine dell’incontro, il Segretario Mularoni apre anche una parentesi sulle residenze degli italiani sul Titano, una precisazione dopo le polemiche delle scorse settimane. “Gli italiani residenti nel Titano sono 4 mila. Ma molti sono coniugi o figli di sammarinesi o hanno la doppia cittadinanza". Mularoni sottolinea inoltre che "sulle residenze i numeri diffusi dai media sono spropositati". E conferma, ancora una volta, che sono in atto verifiche, ma che i numeri “vanno molto, molto, molto sgonfiati" (si è parlato di circa 350 residenze nel mirino).

 

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CLICCA QUI per leggere il comunicato stampa del Congresso di Stato.

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