Home FixingFixing La PA esiste per fornire servizi ai cittadini

La PA esiste per fornire servizi ai cittadini

da Redazione

Allineamento d’idee tra il Ministro italiano e il Segretario Valeria Ciavatta. Brunetta: “Il personale deve poter lavorare nella maniera migliore”.

Non poteva che concludersi con una perla filosofica. L’intervento del Ministro Renato Brunetta è stato – come era facile attendersi – un momento di grande riflessione: “La Pa esiste per fornire servizi ai cittadini. Certamente il personale deve essere messo in condizione di lavorare con trasparenza e efficienza nella maniera migliore, ma i pubblici dipendenti esistono esclusivamente per produrre beni e servizi per i cittadini. Non per le piante organiche, per i mansionari. Così come il mercato controlla l’offerta, così i cittadini devono controllare i pubblici dipendenti”. Una filosofia in linea con la riforma della Pa portata avanti dal Segretario di Stato agli Interni Valeria Ciavatta che, in prima battuta, si è soffermata sulle proteste “preventive” della CSU relativamente alla firma dell’accordo Ciavatta-Brunetta dei giorni scorsi. “Il sindacato è attivo per missione. Quando hanno saputo che abbiamo firmato un accordo di collaborazione ha avuto paura che si facessero cose che non sono state preventivamente concordate e illustrate al sindacato stesso. Ma non è così. I giornali poi hanno scritto che il Segretario Ciavatta copierà la riforma Brunetta. A parte il fatto che anche a copiare bisogna essere bravi, il Ministro Brunetta generosamente si è semplicemente offerto di darci una mano (non solo metaforica: i due ‘colleghi’ sono entrati in aula a braccetto, ndr)”. Valeria Ciavatta, dal palco del Forum, ha poi affrontato la riforma: dal 1 gennaio le buste paga arriveranno sul computer; il pubblico dipendente potrà agire per quanto riguarda la sua posizione personale via email, fino ad arricchire il proprio fascicolo personale. “Abbiamo alcuni progetti di innovazione come il portale ufficiale dello Stato, la fatturazione elettronica”. La Pa sammarinese, anche se offre servizi efficienti, è sovradimensionata. “Gli stipendi sono alti, la spesa complessiva sulla spesa corrente è del 19% – ha evidenziato -. Insieme alla legge quadro, abbiamo varato diverse leggi operative, riguardo la dirigenza, i concorsi. Vogliamo un’amministrazione flessibile. Abbiamo la necessità di riformare l’impianto normativo e strutturale. Intanto abbiamo agito su alcune leve, per avere più flessibilità ed efficacia, a partire dal superamento delle dotazioni organiche e i mansionari. Adesso superiamo le gabbie organizzative e l’inamovibilità, passando ad una struttura che può essere gestito in autonomia dai dirigenti. Da 600 posizioni siamo arrivati a 50 profili di ruolo”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento