Un saluto in italiano, poi Michael Bouquier, Ministro del turismo a Montecarlo, ha preferito rivolgersi all’auditorium in lingua inglese.
Chiamato a descrivere la messa a punto del piano turistico strategico del piccolo principato, Bouquier ha svelato che a Montecarlo è stata realizzata ”una Road map in grado di gestire il turismo. Si tratta di un progetto iniziato nel 2009 e che terminerà nel 2013”. Dopo aver posto l’attenzione sulla centralità di internet, il Ministro ha spiegato i punti-cardine del piano: turismo sostenibile, fidelizzazione della clientela, destagionalizzazione (“bisogna puntare agli eventi in tutti i 12 mesi”) e accoglienza. ”Ogni tre mesi un bollettino elettronico ci aggiorna sulle dinamiche aggiornamento su le dinamiche – ha proseguito -. Il successo di uno Stato di piccole dimensioni può avvenire attraverso la costruzione di una identità locale, più moderna, più aggiornata”. Ruoli strategici vengono interpretati anche dalla realizzazione un nuovo logo e da una campagna visiva ficcante, in gradi di colpire e attirare visitatori. “Ma soprattutto – incita il Ministro – bisogna lavorare per individuare nicchie di mercato. Ci sono cose che vanno al di là del denaro, anche per gli stessi vip: entrare in cantine che hanno seicentomila bottiglie di vino per esempio. A Montecarlo abbiamo realizzato una loggia privata nel teatro, con tanto di cucina”. Insomma, secondo Buoquier, dopo aver definito la tipologia di turismo, è importante “costruire una rete speciale per questi supervip in giro per il mondo”. Eventi unici – come unico è il Gran Premio di Formula Uno ospitato nel Principato – che possono essere realizzati solo se, dietro, esiste una strategia di comunicazione ad hoc. Alessandro Carli