Una notizia e una notizia dentro la notizia. Roman Polanski può tornare in libertà, sia pure dietro il pagamento di una cauzione da “riccone”, circa 3 milioni di euro (4,5 milioni, in franchi svizzeri). Per ridurre il rischio di una nuova fuga, sarà comunque privato dei documenti e controllato con il braccialetto elettronico. E poi c’è la notizia dentro la notizia: secondo il tribunale elvetico, i 3 milioni di euro costituirebbero praticamente tutti i suoi beni. Ben poca cosa per la lunghissima carriera del regista.
Tre milioni di euro e tornerà libero. Una buona notizia per il regista Roman Polanski, da settembre in prigione in Svizzera, dopo che era stato arrestato sulla base del vecchio mandato di cattura emesso dagli Stati Uniti.
La notizia, rimbalzata sulle agenzie stampa di tutto il mondo, parla di una cauzione di 4,5 milioni di franchi svizzeri (poco meno di tre milioni di euro, appunto) stabilita dal Tribunale penale federale di Bellinzona per la libertà vigilata.
I guai con la giustizia di Polanski, 76 anni, risalgono al lontano 1977, quando fuggì dagli Usa alla vigilia della sentenza del processo in cui era imputato per avere avuto rapporti sessuali con una tredicenne.
Lo scorso ottobre gli Usa hanno chiesto formalmente la sua estradizione.
Il ministero della Giustizia elvetico ha fatto sapere che il rilascio non avverrà immediatamente, e che deciderà se appellarsi contro la scarcerazione.
Secondo il Corriere del Ticino, il Tribunale ha deciso martedì, di accogliere il ricorso avanzato dai legali del regista franco-polacco, fissando la cauzione in 4,5 milioni di franchi. Inoltre il Tribunale ha deciso di sequestrargli i documenti e sottoporlo a controllo costante tramite il braccialetto elettronico. Misure fiancheggiatrici per ridurre il rischio di fuga, ritenuto alto, dato che la cauzione rappresenta – a mente del Tribunale – una fetta consistente dei beni di Polanski. In caso di fuga, considerata anche la sua età, difficilmente sarebbe in grado di recuperare il denaro perso, sottolinea la Corte in una nota stampa.