Home NotizieSan Marino Stanca: scegliete su quale turismo volete competere

Stanca: scegliete su quale turismo volete competere

da Redazione

Non si possono tenere i piedi in più scarpe, e il discorso vale anche per il turismo: Lucio Stanca, membro dell’Advisory Board, nel suo intervento offre spunti di riflessione al Titano. “Dovete scegliere su quali turismi volete competere”, il calo di visitatori parla chiaro: non ci si può nascondere dietro la crisi, l’offerta di San Marino non attrae più ed occorre trovare nuove formule”. A partire da Internet.

San Marino Forum 2009 – 21 novembre – Intervento 7

 

Da tre anni l’ex ministro per l’Innovazione Lucio Stanca (Ad di Soge – Expo 2015) fa parte dell’Advisory Board del San Marino Forum. E da tre anni parla di strategia di differenzazione rispetto all’Italia.

“Avevamo già detto di sfruttare i punti deboli dell’Italia – inizia il suo intervento – per trasformarli in punti di forza per San Marino. Sono cose forse ovvie, ma è il caso di ribadirle”.

Il turismo, afferma Stanca, 15 anni fa San Marino attirava 3 milioni e mezzo di turisti contro il milione e 900 mila turisti di oggi, considerando che la Riviera non ha smesso di attrarre turisti. “Questo dice tutto: l’offerta di San Marino non attrae più, non per competere almeno, e assistiamo ad un declino”. Stanca è duro con il Titano: “Non nascondiamoci dietro la crisi, il problema è strutturale. Occorre identificare una nuova strategia che tenga conto di questo aspetto: come si fa ad attrarre investimenti al di fuori di San Marino quando il ritorno è basato in un utilizzo solo di due mesi? Vanno messe in campo allora azioni che possano dilatare in modo sostanziale la stagione turistica di questo Paese. Essere inchiodati al profilo di andamento di una stagione così breve, che è poi il riflesso della Riviera romagnola, significa avere una debolezza strutturale”.

Capitolo arrivi e presenze. “C’è un incremento notevole qui, negli ultimi anni, ed è un fattore di incoraggiamento. Ma il dato che abbiamo detto questa mattina (1,9 milioni di visitatori, sotto la soglia psicologica di 2 milioni, ndr) parla chiaro. E allora il turismo di San Marino è un dato di ore o al massimo di una notte e mezzo per chi sosta di più. Siamo indubbiamente in un quadro di turismo di passaggio, non si riesce ad avere un’offerta per portare ad un turismo di 4-5 giorni. E allora bisogna pensare quale offerta va pensata per allungare la permanenza”.

La domanda di Stanca: Qual è la motivazione per far venire dall’estero visitatori a San Marino? “Occorre lavorare sull’identità, e comunicarla”. Un consiglio: puntare sul web. “Più del 40% del valore economico che si produce su internet, è relativo ai viaggi. Più del 70% delle persone che decidono di andare da qualche parte per la prima volta si rivolgono a questo strumento. I package non si fanno più in agenzia viaggi ma davanti a un computer. Senza questo strumento non si va da nessuna parte”.
Il patrimonio UNESCO è un brand importante, un asset che va sfruttato. “Per l’UNESCO non mi dilungo, ma è certamente una occasione che va gestita e sfruttata. Per quello che riguarda il parco è una buona iniziativa perché unisce cultura e informazione. Ci sono alcuni esempi, la Francia e la Spagna, dove si può vedere queste nuove strutture che si creano per attirare turismo. Bisogna vedere il mondo cosa propone”. E infine una precisazione: “San Marino deve fare una scelta di quale turismi vuol essere un competitore. Una questione di identità, non si può provare a competere su vari turismi”. In conclusione, l’Ad dell’Expo di Milano invita a creare un team che operi con condivisione: “Senza condivisione non si va da nessuna parte. San Marino ha tutte le energie e la voglia di cambiare. E occorre cogliere questa sfida. Che in tempi di crisi è anche più fattibile”.

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