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Giulia Bongiorno: Riservatezza sì segreto bancario no

da Redazione

Fare delle leggi non basta, occorre un cambiamento di cultura. L’avvocato Giulia Bongiorno strappa così un applauso alla platea del San Marino Forum. Il suo intervento si incentra sulla scelta (inevitabile) che il Titano deve fare: sì alla riservatezza bancaria, no al segreto bancario.

San Marino Forum 2009 – 21 novembre – Intervento 8

 

L’avvocato Giulia Bongiorno viene tirata per la giacchetta dai giornalisti dietro le quinte del Forum per parlare di attualità, ma davanti alla platea del Forum vuole concentrare l’attenzione sui rapporti tra Italia e San Marino.
Nell’ultimo anno le parole più pronunciate o scritte sono difficoltà, crisi, sofferenza. Le parole sono sintomi di qualcosa, da un punto di vista statistico emerge un grave malessere. Che il dottor Bossone è riuscito a definire con un’espressione riuscita, tempesta perfetta, cioè il verificarsi di una serie incredibile di situazioni negative contemporaneamente.
Questa tempesta perfetta era inevitabile? “No, è inutile negare che la crescita di questo sistema era legato a una serie di vantaggi che attirano capitali ma limitano l’integrazione internazionale.
“è vero che San Marino sta tagliando una serie di privilegi, ma non basta l’introduzione di nuove normative, serve un cambiamento di cultura (applausi dalla platea, ndr), è essenziale.
Segreto bancario. “Segreto è un’etichetta: la riservatezza della clientela, il segreto professionale si possono accettare. Il segreto che attira capitali di provenienza illecita, nel tempo . Accettate l’amputazione di quelle forme di segreto che portano a una qualche criminalità. Voi non potete scegliere, perché non c’è scelta”.
“Sapete cosa mi attrae da una banca? La qualità delle persone che ci sono dietro, non certo la riservatezza. La cultura è la base di tutto”.

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