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“In primavera la mappatura delle centrali nucleari”

da Redazione

Oggi il ministro Claudio Scajola è intervenuto alla rubrica "La telefonata" di Maurizio Belpietro: “Siamo molto vicini alla conclusione della mappatura delle centrali nucleari. L’annuncio sarà fatto entro primavera, come abbiamo previsto dalla legge Sviluppo, approvata dal Parlamento all’inizio della scorsa estate”.

Belpietro: “Secondo gli ultimi dati il Pil torna a crescere, i dati OCSE sembrano positivi, ma la CGIL è scesa in piazza sostenendo invece che il peggio deve ancora arrivare. Dove sta la verità?”. Scajola: “La verità è quella dei dati e non quella delle previsioni che continuamente tragiche che vengono portate avanti sull’occupazione. I dati parlano chiaro: nel mese di ottobre c’è stata una diminuzione della cassa integrazione del 10 per cento. Il Governo Berlusconi ha stanziato 9 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali proprio per affrontare la crisi e non lasciare i lavoratori in difficoltà. Alla fine di dicembre, in un anno, ne avremo utilizzati 2 miliardi. Il che significa che la crisi c’è, è stata forte, è finita la fase più acuta della crisi e i dati di crescita del Pil lo dimostrano: +0,6 per cento che è più della media europea. In Europa la crescita del Pil è stata del +0,4 per cento. In estrema sintesi si può dire che il periodo della crisi difficile è finito, comincia una lenta ripresa e i dati sull’occupazione ci pongono anch’essi in una posizione migliore del resto d’Europa. Il che non vuol dire che si deve abbassare la guardia”. Belpietro: “Ci sono i pessimisti ma ci sono anche gli ottimisti, che dicono: sono stati stanziati 9 miliardi e ne sono serviti solo 2 e allora usiamo gli altri 7 per ridurre le tasse e in particolare l’Irpef”. Scajola: “In questo Paese si è tenuta la coesione sociale per l’atteggiamento responsabile degli imprenditori e dei sindacati. In sostanza, degli italiani. Abbiamo subito la crisi con difficoltà, ma meno degli altri. Abbiamo accantonato su precisa esigenza di mantenere questa coesione da parte del presidente del Consiglio cifre molto consistente. Adesso credo che si potrebbe, si dovrebbe coniugare al rigore dei conti uno stimolo per la ripresa. Questo è quello che si deve fare in questa fase per aiutare le imprese ad uscire dalla crisi meglio e, quindi, poter recuperare una competitività nel mondo”. Belpietro: “Stimolo per la ripresa ma secondo alcuni servirebbero opere pubbliche. Ed invece in Italia si fa fatica a realizzarle soprattutto a causa di una tempistica molto lunga. Cosa si può fare per snellire le procedure?”. Scajola: “Come ministero dello Sviluppo Economico abbiamo fatto studi che ho presentato al Consiglio dei Ministri la settimana scorsa. Per fare un’opera pubblica importante nel nostro Paese ci vogliono più di 10 anni. Il 60 per cento di questo tempo è occupato nella progettazione e nella realizzazione. Soltanto il 40 per cento per fare l’opera pubblica. Si deve incidere proprio qui. Si deve decidere affinché quando si decide di fare una infrastruttura, e Dio sa quanto ce n’è bisogno in Italia, non ci siano sempre i Signori del No e le procedure burocratiche a rallentarle. Quindi l’obiettivo prioritario è oggi quello di fare quelle riforme che consentano all’Italia di essere al passo con i tempi e riuscire ad investire in innovazione, in ricerca e quindi anche la banda larga per mettere in condizione il Paese di essere competitivo con gli altri Paesi”. Belpietro: “Quindi la banda larga si farà perché qualcuno dice che non è necessaria e che si può rinviare…”. Scajola: “Cosa sarebbe stata l’Italia se negli anni ’60 non si fosse costruita l’Autostrada del Sole? Anche allora giravano poche macchine. Oggi ci accorgiamo che senza di essa l’Italia non sarebbe cresciuta. La banda larga è fondamentale perché l’internet veloce dobbiamo portarlo a casa dei cittadini, nelle sedi delle imprese. Dobbiamo guardare al futuro, che passa attraverso questa comunicazione. Anche i commerci passano di là. E noi abbiamo stragrande parte del Paese, tutto il Sud ma anche tante aree del Nord che non sono assolutamente servite. E le altre parti del Nord più fortunate hanno lentezza di comunicazione. Quindi, è fondamentale investire in questa infrastruttura immateriale, ma importante come quelle materiali”. Belpietro: “Lei ha annunciato il ritorno al nucleare. Sono già decisi i siti dove verranno fatte le nuove centrali?”. Scajola: “Siamo molto vicini alla conclusione della mappatura. L’annuncio sarà fatto entro primavera, come abbiamo previsto dalla legge Sviluppo, approvata dal Parlamento all’inizio della scorsa estate. Significa una mappatura del territorio che prevede le zone di esclusione, laddove non ci sono le caratteristiche fisico-morfologiche, territoriali e quant’altro, dove non può essere costruita una centrale nucleare. La mappatura è a buon punto e quando ci sarà l’approvazione di questi criteri per la costruzione delle centrali nucleari, il mercato, , cioè i grandi gruppi di produzione di energia, faranno le loro poste e i territori ne avranno grandi vantaggi”. Belpietro: “Grande dibattito sui temi della giustizia e anche dentro la maggioranza sembra che ci sia qualche perplessità sul decreto che dovrebbe accorciare i processi”. Scajola: “Quando c’è confusione si perde la lucidità di giudizio. Come si fa a dire che sia una porcheria un processo che dura 6 anni? Perché noi vogliamo auspicare che i processi continuino a durare 20-30 anni e non ci sia certezza della pena? Non ci sia certezza del diritto? Noi abbiamo bisogno di adeguarci al mondo più evoluto. Tant’è vero che è l’Europa che ci fa i richiami per la lungaggine dei nostri processi penali e civili. E quindi dobbiamo fare una riforma che riduca i tempi dei processi, che i magistrati siano messi nelle condizioni di lavorare di più e meglio e con nuove risorse. Ma anche i magistrati stessi lavorino di più. E nel contempo dobbiamo metterci nelle condizioni che a scegliere effettivamente il capo del Governo e il Governo siano gli elettori. In una democrazia sono gli elettori che scelgono chi li deve guidare, non i giudici. E allora dobbiamo tutelare da questi rischi. Il presidente Berlusconi ha avuto cento di richieste di inchieste da parte della magistratura. Mi sembra una cosa spropositata, che non sta in piedi, che tutti capiscono. Dobbiamo mettere nelle condizioni il Governo, il presidente del Consiglio di governarlo questo Paese perché gli elettori ci hanno chiesto di governarlo. E in una democrazia il giudizio è quello degli elettori”.

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