Home NotizieSan Marino Entro il 2020 il Titano raddoppierà  i suoi boschi

Entro il 2020 il Titano raddoppierà  i suoi boschi

da Redazione

Va a energia verde il Titano. Almeno sulla carta. Aspettando di vederle messe in pratica, sono passate in Consiglio Grande e Generale due Istanze d’arengo relative a temi ambientali. Una chiedeva di raddoppiare l’area verde della Repubblica entro il 2020, l’altra invece chiedeva l’avvio di una campagna informativa e di sensibilizzazione sul risparmio energetico.

Almeno a parole, il Titano guarda al rispetto dell’ambiente. Così nell’ultima serata dedicata ai lavori del Consiglio Grande e Generale di novembre, le Istanze d’arengo sono state caratterizzate da un impegno “verde”. Aspettiamo adesso di vederle realizzate, cosa che non sempre purtroppo avviene.
Quattro istanze d’Arengo su cinque hanno così superato l’esame dell’Aula. Ai due sì ottenuti dalle richieste dei cittadini discusse nel pomeriggio, si sono aggiunti nella seduta notturna altrettante risposte positive per due istanze dedicate all’ambiente. Sono infatti accolte a maggioranza la richiesta dei cittadini per l’avvio di una campagna informativa e di sensibilizzazione sul risparmio energetico e la seconda in favore della tutela del verde. In particolare, l’istanza n.6 chiede che "entro il 2020 la superficie boschiva della Repubblica sia raddoppiata" e passi dall’attuale 10% del territorio al 20%. Pollice verso, invece, per l’ultima istanza d’Arengo esaminata: il Consiglio respinge con 35 voti contrari e 13 favorevoli la richiesta volta a semplificare l’iter burocratico dei matrimoni. Il parlamento boccia infatti la volontà dei cittadini di effettuare d’ufficio l’accertamento sull’assenza di impedimenti. Il Consiglio si è concluso senza affrontare la votazione dei sei ordini del giorno in coda alla scaletta dei lavori.

Nel pomeriggio, la maggioranza aveva votato a favore – nonostante l’iniziale parere negativo dell’esecutivo – sull’istanza d’Arengo che chiede di modificare le norme dell’Istituto di sicurezza sociale per quanto riguarda i controlli del medico fiscale ai lavoratori afflitti da gravi patologie. La richiesta dei cittadini è passata così con 48 voti favorevoli, tre contrari e tre astenuti. Sono due donne, Edda Ceccoli del Partito democratico cristiano sammarinese e soprattutto Assunta Meloni di Alleanza popolare, a rompere il fronte del no e a indurre a un cambiamento di opinione il Patto per San Marino. Si decide così di lasciare libertà di scelta ai singoli consiglieri, che hanno optato per l’accoglimento dell’istanza.
Pollice alzato anche per la richiesta di inserire i programmi Intercultura nell’ordinamento scolastico per permettere così agli studenti della Scuola secondaria superiore di fare esperienze di studio all’estero.

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