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Nba, per Chicago e Denver mezzo secondo fa la differenza

da Redazione

La cronaca delle ultime due “Nba night”: gli italiani, Bargnani, Belinelli e Gallinari, mettono a segno ancora una volta prove più che convincenti, ma le loro squadre (Toronto e Kniks) perdono ancora, Dallas si aggiudica il derby texano con Houston, e il programma ha regalato una partita da brividi: Chicago – Denver, con 2 canestri (uno valido l’altro no) nell’ultimo mezzo secondo di gioco.

Non sono bastate le buone prove (ancora una volta) di Andrea Bargnani e Marco Belinelli: in una sfida dominata dagli attacchi, i Toronto Raptors sono usciti con le ossa rotte da San Antonio (131-124). Per Andrea Bargnani il bottino parla di 17 punti e una prova di grande sostanza, Belinelli ne ha totalizzati 12 ed è stato chirurgico da oltre l’arco: 4 su 4. Complimenti. Toronto sperava di riuscire a fare lo sgambetto agli Spurs, anche perché Tim Duncan e Tony Parker, non due qualsiasi, erano fermi ai box. E invece San Antonio ha tirato fuori dal cilindro un Ginobili in serata di grazia (36 punti) che avrebbe fatto la differenza contro chiunque.
Se Toronto non ride, New York ha buoni motivi per piangere a dirotto. Contro gli Utah Jazz è infatti arrivata la quarta sconfitta di fila, e in casa gli uomini di D’Antoni stanno penando non poco: una sola vittoria in otto partite giocate in questo primo squizzo di Nba. Gallinari in 25 minuti sul parquet si è visto più in difesa (3 rimbalzi e 2 stoppate) che in attacco (appena 7 punti), per i Jazz invece 23 punti a testa per Boozer e Kirilenko. Sugli altri campi eccezionale prova di Steve Nash, che ha trascinato alla vittoria i suoi Suns contro i 76ers con 21 punti a referto e la bellezza di 20 assist. Sul fronte degli infortuni i Washington Wizards dovranno fare a meno di Mike James per le prossime 4-5 settimane: il giocatore ha un dito della mano sinistra fratturato. Sta peggio Sacramento che dovrà rinunciare per almeno due mesi al suo play Kevin Martin, dopo l’operazione al polso.

I risultati della notte tra domenica e lunedì: Philadelphia 76ers – Phoenix Suns 115-119, New York Knicks – Utah Jazz 93-95, San Antonio Spurs – Toronto Raptors 131-124, Golden State Warriors – Minnesota Timberwolves 146-105, Los Angeles Clippers – New Orleans Hornets 84-112.

Venendo alle partite dell’11 novembre, due match tiratissimi sono stati quello che ha visto i Denver Nuggets espugnare il campo di Chicago per 89-90. Il finale è da brividi, ma prendiamo tempo per far crescere l’attesa. E allora raccontiamo che i Bulls che nell’ultimo quarto recuperano i 5 punti di svantaggio accumulati nei primi quarti, che il migliore in campo Luol Deng per Chicago (21 punti e 6 rimbalzi), che il best scorer dei Nuggets il solito Carmelo Antony, contenuto comunque molto bene dai Bulls: "appena" 20 punti per lui (minimo stagionale) con un 9 su 24 complessivo al tiro.

E dunque arriviamo al sospirato finale mozzafiato, che merita di essere raccontato (e ricordato), ed ha due protagonisti assoluti, uno fortunato e l’altro no. A 0,6 secondi dalla sirena Chauncey Billups va in lunetta. Il punteggio è in parità: Billups segna il primo, poi sbaglia volutamente il secondo. La palla viene arpionata da Noah, Bulls. Time out per l’ultima disperata azione, mezzo secondo da giocare, un’inezia, ma la speranza resta viva. Rimessa in gioco, sfera da Hinrich per Brad Miller (il protagonista sfortunato di cui sopra) che si gira e infila dalla punta dell’area. Tripudio sugli spalti, è canestro. Ma i refree, dopo aver consultato più e più volte il replay, decidono che il tiro è stato scoccato un battito di ciglia troppo tardi.

Altro match in equilibrio fino all’ultimo Sacramento Kings – Oklahoma City (101-98 alla sirena), con i Thunder tenuti a galla da Kevin Durant (37 punti). Per il resto da segnalare la vittoria di Dallas su Houston nel derby texano che valeva anche per la leadership dell’equilibrata Division (partivano entrambe da un record di 4-2). Da segnalare nel match tra i Miami Heat e i Washington Wizards (vinto dal quintetto della Florida per 90-76) i 41 punti di Dwayne Wade, che ne ha infilati 15 nel solo terzo quarto, quello che ha spaccato a metà il match.

Le partite giocate nella notte. Charlotte Bobcats – Orlando Magic 81-93; Miami Heat – Washington Wizards 90-76; Memphis Grizzlies – Portland Trail Blazers 79-93; Chicago Bulls – Denver Nuggets 89-90; Dallas Mavericks – Houston Rockets 121-103; Sacramento Kings – Oklahoma City 101-98.

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