Home NotizieSan Marino Italia – San Marino, sprone congiunto alla firma

Italia – San Marino, sprone congiunto alla firma

da Redazione

Sia tempestiva la firma dell’accordo di collaborazione tra l’Italia e San Marino. E’ l’auspicio scaturito dalla prima riunione congiunta fra le due commissioni Affari Esteri, quella italiana e quella del Titano, riunite oggi a Palazzo Pubblico. E se i motivi della mancata firma restano misteriosi, l’incontro odierno potrebbe essere considerato un piccolo passo avanti nelle relazioni.

La firma degli accordi di collaborazione in materia fiscale e finanziaria? Occorre arrivarci nella maniera più "tempestiva" possibile. È questo l’auspicio scaturito dalla prima riunione congiunta fra la commissione Affari esteri della Repubblica di San Marino e di quella omologa della Camera dei Deputati italiana, in occasione del 70° anniversario dalla stipula della Convenzione di amicizia e buon vicinato fra i due Stati del 31 marzo del 1939, termina con un comunicato stampa congiunto che sprona i due governi a siglare definitivamente l’intesa. I motivi del ritardo legato alla firma dell’accordo restano abbastanza misteriosi, ma rimane l’importanza dell’incontro, oggi sul Titano, che verrà replicato a Roma, rimarcata da ambo le parti. E se San Marino spera nella firma, l’Italia conta ancora sull’allestimento della mostra di celebrazione della Convenzione, annullata all’ultimo momento.
Sono i presidenti delle due commissioni ad aprire il dibattito, con Gian Franco Terenzi che, per San Marino, sottolinea come "non ci siano ragionevoli ostacoli" per non firmare e chiede al collega Stefano Stefani, Lega Nord, di farsi portatore di questo messaggio in Italia. "Il confronto di oggi – aggiunge – è un momento di dialogo costruttivo, una tappa significativa nella nostra storia di amicizia e buon vicinato".
Insomma, "non solo un momento celebrativo ma un’occasione di confronto e dialogo", data la mole di questioni sul tavolo, dallo scudo fiscale ai frontalieri, ai quali San Marino assicura "il miglior trattamento possibile", con l’auspicio di arrivare a una "disciplina generale che tolga tutte le incertezze"
Le "attuali tensioni", prende la parola Stefani, sono il frutto di "un duplice errore di interpretazione dei rapporti finanziari". Da parte sammarinese si è puntato, spiega, a un quadro normativo interno e alla collaborazione con l’Italia, senza cercare un adeguamento alle regole internazionali. Sotto accusa, insomma, il segreto bancario. Sul fronte italiano, è invece "prevalsa un’interpretazione unilaterale, quasi giallistica, del sistema finanziario sammarinese", poi smentita dai recenti traguardi internazionali raggiunti. "Per superare l’empasse serve ora uno sforzo congiunto", aggiunge Stefani, chiedendo al governo sammarinese di ripensare all’annullamento della mostra che al Quirinale avrebbe dovuto celebrare l’anniversario della Convenzione. E invitando a Roma i colleghi di commissione per rendere la riunione congiunta di oggi il primo di una lunga serie di appuntamenti in cui confrontarsi.

CLICCA QUI per leggere la nota congiunta delle due commissioni.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento