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Delta, possibile proroga per vendita quote

da Redazione

È possibile una proroga a metà gennaio per la vendita delle quote di Delta, a tutt’oggi prevista per il 18 novembre. Lo dice Tito Masi dopo il suo primo Cda come Presidente della Fondazione San Marino. Che ribadisce il suo impegno di controllo e indirizzo come socio unico della Cassa ed esprime “perplessità” per alcune scelte compiute.

La data limite del 18 novembre sancita da Bankitalia per la Cassa di Risparmio di San Marino e soci di vendere le quote in Delta? Potrebbe essere prorogata. Non per effetto di una sentenza del Tar di Bologna – come pubblicato ieri da “La Voce di Romagna” – ma per effetto della disponibilità informale espressa da un dirigente di Banca d’Italia in merito ad un altro ricorso al Tar, al Tar del Lazio. Lo ha spiegato ieri mattina Tito Masi a margine della conferenza stampa convocata per indicare le linee guida della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, dopo che il giorno prima si era svolta la prima riunione del Cda presieduta appunto dal neo Presidente Masi. La proroga, peraltro non ancora confermata, allungherebbe i tempi sino a metà gennaio. Intanto, in una nota ufficiale, la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino precisa che la decisione del Tar del Lazio “non influenza in alcun modo le trattative tra la Cassa di Risparmio di San Marino e i potenziali acquirenti per la vendita delle partecipazioni detenute in Delta”. L’udienza del Tar del Lazio per la discussione del ricorso in merito alla partecipazione in Delta è fissata per il 20 gennaio 2010.
Sempre per restare in merito alla questione Delta, Tito Masi ha spiegato che “La trattativa (con il gruppo Intesa Sanpaolo, che ha lanciato la due diligence il 25 settembre scorso per saperne di più sui conti della società ed avanzare una proposta concreta di acquisto, ndr) va avanti, e che l’obiettivo, della Fondazione e della Cassa, è di arrivare alla dismissione totale o parziale delle quote entro la fine dell’anno”. Anche perché, appunto, se non arriverà il posticipo, la partita dovrà essere chiusa comunque entro la data prefissata, il 18 novembre appunto.
Il consiglio di amministrazione della Fondazione, ha affermato ancora Masi, ha appoggiato pienamente la decisione di svolgere fino in fondo il ruolo che compete di controllo, verifica e guida dell’operato della Cassa di Risparmio. Ma “in Consiglio di Amministrazione – ha detto ancora Masi – sono emersi aspetti che necessitano di un chiarimento, in quanto alcune scelte compiute suscitano perplessità”. Il riferimento di Masi è rivolta in particolare alla decisione di fare “notevoli investimenti all’estero in favore di un unico soggetto”.
Ma nessun dubbio sul ruolo istituzionale della Cassa di Risparmio: "Entro la fine dell’anno – ha ribadito Masi – tante problematiche saranno dietro le spalle e la Crrsm avrà un nuovo impulso sulla presenza e sull’attività nel territorio". Merito anche del presidente Leone Sibani, che "ha la totale fiducia e stima del cda della Fondazione". Insomma "ci sono le risorse economiche e professionali per continuare a essere la prima banca della Repubblica".
Una battuta anche sulle linee guida della Fondazione a guida Tito Masi: “Il compito più importante è quello di azionista unico della Cassa di Risparmio, ma la Fondazione vuole dare anche il suo contributo a fare uscire la Repubblica dalla crisi e alla costruzione della nuova San Marino fondata sulla trasparenza e sull’adeguamento agli standard internazionali”. Da qui, per esempio, la promozione e il sostegno a iniziative artistiche, culturali, per la difesa l’ambiente, per il volontariato, per iniziative umanitarie e solidaristiche", sia proprie dell’ente sia di altri soggetti. La Fondazione, prosegue Masi, vuole avere un "ruolo nel campo della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico" per cui sta pensando a un possibile impegno nel progetto del parco scientifico-tecnologico. Le linee guida che seguirà la Fondazione, conclude Masi, saranno improntate all’interesse pubblico e alla qualità delle iniziative, che significano lo stop ai finanziamenti a pioggia. Fino al 2010 le risorse saranno indirizzate ai progetti già approvati, dopodiché ci si dedicherà a quelli nuovi.

 

FORUM AMBROSETTI
Tito Masi ha partecipato, per la prima volta, martedì, ai lavori dell’Advisory Board del San Marino Forum. “Questa sarà la terza edizione di un piano triennale che ha visto la nostra Fondazione tra gli enti promotori. Dopo il Forum (previsto il 20 e 21 novembre, ndr) ci confronteremo all’interno della Fondazione, quindi con gli altri enti promotori (Ente Cassa Faetano e ANIS, ndr) e poi faremo una verifica dei risultati con Ambrosetti, come programmato, per vedere se fermarci qui oppure rinnovare l’iniziativa”.
Loris Pironi

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