“Il Capo dello Stato è di sinistra, la Corte Costituzionale è un organo politico. Nonostante questo io vado avanti con grinta. E gli italiani vedranno di che pasta sono fatto”. Così Berlusconi dopo la bocciatura del Lodo Alfano.
Il Premier mostra i muscoli in una intervista al Gr1: “Il Presidente della Repubblica è stato eletto da una maggioranza che non è più maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l’ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta”. Berlusconi conferma che “il governo va avanti tranquillamente, serenamente, se possibile con più grinta di prima, perchè si sente assolutamente necessario, indispensabile, alla democrazia, alla libertà, al benessere di questo Paese. Abbiamo governato senza questo Lodo per cinque anni, dal 2001 al 2006. Continueremo a governare senza questo Lodo”. Berlusconi tira dritto anche di fonte ai procedimenti che si riaprono a suo carico. “Ci sono due processi farsa, risibili, assurdi, che illustrerò agli italiani, anche andando in tv. Mi difenderò più spesso nelle aule dei tribunali facendo esporre al ridicolo gli accusatori, mostrando a tutti gli italiani di che pasta sono fatti loro e di che pasta sono fatto io”. Berlusconi riprende le stesse parole pronunciate ieri a caldo dopo la sentenza della Consulta: “Per fortuna che Silvio c’è, altrimenti il Paese sarebbe nelle mani della sinistra che ha una organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario ai fini di lotta politica, ha più del 70% della stampa che è tutta di sinistra con in testa ‘Repubblica’ e gli altri giornali, ha tutti i programmi di cosiddetto approfondimento politico con la tv pubblica pagata con i soldi di tutti”. Ma la sentenza della corte costituzionale italiana che ha bocciato il “Lodo Alfano” è in primissimo piano sulla stampa estera, che dà grande risalto alla vicenda con articoli di informazione, commenti e editoriali. La stampa americana, di norma poco reattiva rispetto alle vicende italiane, questa volta è molto interessata. The Washington Post titola “La massima corte respinge l’immunità per il premier italiano”, e scrive che questa decisione “è uno dei colpi più seri ricevuti da Berlusconi nella sua quindicennale lotta con la magistratura italiana”. Il New York Times titola a sua volta “Corte italiana rifiuta l’immunità per il premier” e scrive che si tratta di “un giudizio che riapre i processi per corruzione contro di lui e peggiora la sua già indebolita posizione politica”. Forti le reazioni anche sulla stampa britannica. Il Financial Times apre sulla vicenda col titolo a quattro colonne “Berlusconi perde l’immunità” e una foto che mostra il premier a capo chino con sullo sfondo dei corazzieri in divisa di gala. L’articolo commenta: “ieri sera il Premier ha messo le basi per aprire un duro confronto col potere giudiziario quando ha denunciato la corte suprema di essere dominata da giudici di sinistra”. Il Guardian scrive: “Corte italiana stabilisce che la legge di immunità per Berlusconi è incostituzionale” e osserva che la sentenza “sprofonda l’Italia in una tempesta politica” mentre rappresenta un “serio colpo per Berlusconi, già costretto sulla difensiva dai danni derivanti dallo scandalo di sesso e droga in cui è stato accusato di beneficiare dei servizi di prostitute”. Di una decisione “drammatica” dell’alta corte parla a sua volta L’Independent che rileva come la replica di Berlusconi contro i giudizi abbia “alzato la pressione politica”. Ora, aggiunge il giornale, diventa più probabile una riapertura dei processi contro di lui. Il Times sottolinea invece come dopo la decisione della corte “Berlusconi lotti per la sua carriera” e per la sua “sopravvivenza politica”. “La drammatica decisione riaprirà diversi processi penali contro il premier e potrebbe portare al crollo del suo governo”. “Silvio Berlusconi ha gettato vergogna su se stesso e sul suo paese con le sue buffonate sessuali e i suoi tentativi di evitare i processi. Ora si deve dimettere”, si legge in un durissimo commento intitolato “Gotico italiano”. Dalla Francia Le Figaro parla in prima pagina di un “Silvio Berlusconi in difficoltà dopo la perdita dell’immunità” mentre Liberation titola: “Invalidata l’immunità penale di Berlusconi”, una decisione, spiega, che “potrebbe avere importanti conseguenze sul mandato di Berlusconi”. In Spagna El Pais titola citando lo stesso premier – “Il tribunale è di sinistra, vado avanti lo stesso” – mentre anche El Mundo si concentra con lo scontro con la magistratura: “Berlusconi accusa i giudici rossi di utilizzare la giustizia come forma di lotta politica”. Apertura o taglio molto alto su tutte le edizioni online dei giornali tedeschi per la sentenza della Corte costituzionale. Numerosi anche i commenti e gli editoriali: “Alla fine è stato messo un freno a Berlusconi”, titola il settimanale progressista Die Zeit, che giudica la “coraggiosa” decisione della Consulta una “sorpresa”. Per un altro settimanale, Der Spiegel, i “Giudici sguinzagliano la giustizia su Berlusconi”: “Nulla ha finora danneggiato il primo ministro, né le concubine, né le festicciole con una minorenne; ma adesso la Corte costituzionale ha tolto l’immunità a Berlusconi. E’ l’ultima chance per la giustizia di portarlo sul banco degli imputati. O troverà ancora una volta qualche trucchetto?”, si chiede lo Spiegel. Apertura sul conservatore Die Welt: “La Corte toglie l’immunità a Berlusconi” e sulla Sueddeutsche Zeitung: “Berlusconi potrà essere processato”. Titoli di primo piano anche sui quotidiani svizzeri ed austriaci: “La corte costituzionale cancella una legge controversa”, scrive la Neue Zuercher Zeitung e “Berlusconi perde l’immunità” titola l’austriaco Der Standard,sottolineando la gioia dell’opposizione.
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