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Ecco perché in Italia fanno finta di niente

da Redazione

Un’anticipazione di San Marino Fixing in distribuzione domani (a proposito, da mezzanotte potete sfogliare in anteprima il giornale on line). Perché dall’Italia continuano a inveire sul Titano? La risposta è semplice, perché i giornali continuano a parlare di San Marino come se da Ocse e Moneyval non fosse arrivata alcuna decisione positiva.

Su San Marino Fixing in distribuzione venerdì nell’articolo principale, a firma Saverio Mercadante, si parla degli attacchi concentrici dall’Italia, ma anche dei primi effetti dello scudo fiscale, con qualche elemento utile per lascia intuire l’entità del provvedimento. Ecco un sunto del contenuto. Potrete leggere l’articolo integrale domani, e sfogliare il giornale on line su questo sito, semplicemente cliccando sull’immagine della prima pagina in alto a destra, nell’home page.

Forse in Italia non si sono accorti che Ocse e Moneyval hanno finalmente promosso il Titano, cancellando la procedura rafforzata e inserendo San Marino tra i paesi virtuosi. Come l’Italia. Forse non se ne sono accorti anche perché a leggere i giornali italiani (e a volte anche quelli sammarinesi) non c’è una distinzione tra il prima e il dopo: sparavano mirando al bersaglio grosso prima, continuano a farlo oggi. E per fortuna che c’è lo scudo, verrebbe a dire, perché altrimenti sarebbe difficile salvarsi dalle doppiette, colubrine e spingarde caricate a veleno dei sammarinesisti (bei tempi quando si parlava solo dei vaticanisti…), che peggio scrivono e più spazio trovano sulle prime pagine dei rispettivi giornali e siti internet, dal Corriere della Sera al Sole 24-Ore, senza dimenticare naturalmente il re del cafonal, Dagospia, che sul Titano taglia e cuce con la sua impareggiabile ironia.
Bastassero i giornali, poi. Ormai ci si era quasi abituati. Ma ora a sparare sul Titano, come il caro buon pianista del vecchio west ci si sono messi pure i senatori, quelli dell’Italia dei Valori – tali Lannutti e Belisario – che con la convenzionale sobrietà di toni hanno invitato Giulietto Tremonti a fare ancora maggiore pressione su quei furboni dei sammarinesi. Ancora non vi basta? E allora aggiungiamo il carico di bastoni. Quelli dei bancari dell’Emilia Romagna, aderenti alla Cisl, anche loro a puntare il dito. Chiudete la porta, please.

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