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Nobel per la fisica a tre americani

da Redazione

C’era una volta Alfred Nobel, l’inventore della dinamite. E oggi c’è la settimana dei Premi Nobel. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono andati oggi a tre fisici americani, Kao, Boyle e Smith, per una ricerca sulla fibra ottica e i semi conduttori. Ma c’è grande attesa per i Nobel per la Letteratura e per la Pace. Chi li vincerà? I bookmaker impazzano.

Nel nome di Alfred Nobel, l’inventore della dinamite. Il mondo si ferma ad attendere che l’Accademia reale di Svezia snoccioli man mano i vincitori dell’edizione 2009. Che come da tradizione riceveranno un assegno da 1,4 milioni di dollari e l’ambito premio, che permette di svoltare, di entrare nella storia.
La settimana dei Nobel si è aperta col riconoscimento per la medicina assegnato ai tre americani Elizabeth Blackburn, Carol Greider e Jack Szostaksi (VEDI LA NOTIZIA CORRELATA). E proprio oggi è arrivato il secondo Nobel, quello per la Fisica, della Royal Swedish Academy of Sciences. Se l’è aggiudicato un altro terzetto di scienziati americani, Charles Kao, Willard Boyle e George Smith, grazie al loro lavoro sulla fibra ottica e i semi-conduttori.
“I tre scienziati – ha detto il comitato – hanno contribuito a creare le fondamenta dell’attuale società ‘connessa’. Hanno creato molte innovazioni pratiche per la vita di tutti i giorni e fornito nuovi strumenti per l’esplorazione scientifica".
Kao, originario di Shanghai con cittadinanza britannica e americana, ha vinto la metà del premio, mentre Boyle – con doppia cittadinanza, canadese e statunitense – e l’americano Smith, si dividono la restante metà.
Seguiranno, nell’ordine, l’assegnazione del Nobel per la Chimica, per la Letteratura e per la Pace, il più importante di tutti. Dal 1901 sono stati premiati 793 individui e 23 organizzazioni.

ATTESA PER IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA
Bookmakers scatenati alla caccia del possibile premio Nobel per la Letteratura 2009, che verrà scelto giovedì 8 ottobre. Se volete scommettere, il favorito resta l’israeliano Amos Oz, pubblicato in Italia da Feltrinelli, seguito a breve distanza da Assia Djebar, pseudonimo di Fatima-Zohra Imalayen, che racconta la difficile condizione della donna in Algeria (di cui lo pseudonimo è una conseguenza). In corsa anche Luis Goytisola e Joyce Carol Oates, più due italiani: Claudio Magris e Antonio Tabucchi. La loro vittoria pare difficile, ma non impossibile: sono dati 9 a 1, quando il vincitore dello scorso anno, Jean-Marie Le Clézio, era dato 14 a 1. Tra i candidati c’è anche Robert Allen Zimmerman da Duluth, Usa, meglio conosciuto come Bob Dylan.
Ecco le migliori dieci quotazioni dei bookmakers, riportate dal sito Wuz.it. Amos Oz 4/1, Assia Djebar 5/1, Luis Goytisola 6/1, Joyce Carol Oates 7/1, Philip Roth 7/1, Adonis 8/1, Antonio Tabucchi 9/1, Claudio Magris 9/1, Haruki Murakami 9/1, Thomas Pynchon 9/1.

 

VENERDÌ IL PREMIO NOBEL PIÙ ATTESO: QUELLO PER LA PACE
Secondo l’Istituto nazionale di ricerca della pace di Oslo, su 205 candidati (a proposito, c’è anche Silvio Berlusconi) potrebbero spuntarla una tra la senatrice colombiana Piedad Cordoba, impegnata nella mediazione tra il governo di Bogotà e le Farc, e l’afghana Sima Samar, a capo della commissione indipendente afghana per i Diritti umani. Due donne, dunque, entrambe attive nel processo per la pace. Cordoba, 54 anni, è la candidata più probabile per Kristian Berg Harpviken, a capo dell’Istituto di Oslo, la senatrice "è stata capace di ritagliarsi uno spazio indipendente in un conflitto che si protrae da tempo" dice Harpviken. Quanto alla Samar, 52 anni, che è anche inviato speciale dell’Onu per i diritti umani in Sudan, "ha una forte personalità e ha giocato un ruolo importante nel contesto afghano", sostiene Harpviken.
Dicevamo dei 205 candidati: si tratta di un record assoluto. Soltanto nel 2005 si sfiorò quota duecento, con 199 nomination arrivate al Comitato.
Nella foto il finlandese Martti Ahtisaari, Premio Nobel per la Pace nel 2008. L’annuncio del vincitore è atteso per venerdì alle ore 11.

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