Home NotizieSan Marino Casali: San Marino non pullula di mafiosi

Casali: San Marino non pullula di mafiosi

da Redazione

La mafia a San Marino? Con una logica sillogistica (alla rovescia) il Segretario Augusto Casali smonta la tesi. Siamo nel cuore dell’Italia, la patria della mafia, quindi non possiamo considerarci un’isola felice”. Ma da qui a vedere coppole e lupare dietro ogni angolo, per il Guardasigilli, per fortuna ce ne passa.

"San Marino è nel cuore dell’Italia, la patria della mafia, per cui non può certo essere un’isola felice". Detto questo, "non si deve dare l’idea che il Titano pulluli di mafiosi" e, invece, occorre arginare chi agisce illegalmente. Il governo attuale lo sta facendo, mentre negli anni precedenti ci sono state "inerzia e connivenza" da parte della politica. Il segretario di Stato per la Giustizia, Augusto Casali, torna sulle possibili infiltrazioni malavitose in Repubblica, alla luce delle dichiarazioni del pentito Francesco Fonti, riprese da alcuni giornali italiani e sammarinesi e dal blog di un giornalista del Sole 24 Ore, Roberto Galullo. E che hanno spinto anche i Democratici di centro a presentare un’interpellanza per far chiarezza sulla vicenda. Dell’argomento hanno riflettuto i segretari di Stato presenti alla tradizionale riunione del lunedì del Congresso di Stato. E, come riferisce Casali alla stampa, non c’è "nessun allarmismo" particolare: "Non sottovalutiamo i segnali, che non vanno comunque enfatizzati". A San Marino, scherza Casali, "pensiamo che i mafiosi siano ancora in minoranza".
Fonti, spiega il titolare sammarinese della Giustizia, ha detto molte cose, spesso poco chiare, che si riferiscono agli anni Novanta e su cui il Tribunale presumibilmente indagherà. Quello che è certo, prosegue, è che rispetto agli anni scorsi questo governo ha cambiato atteggiamento, intrapreso la strada della trasparenza e "non prende sotto gamba fenomeni che esistono". Non si deve però neanche fare di tutta l’erba un fascio, dato che, come sottolineato qualche mese fa dalla Fondazione Caponnetto, "possiamo fare fronte a queste problematiche grazie a un tessuto sociale sano".
L’esecutivo, prosegue Casali, "ha ben chiara la situazione". La strada della trasparenza è stata imboccata, ma "serve gradualità per cambiare le cose". Per questo, più che a una commissione parlamentare antimafia, "esagerata", si pensa a un organismo di vigilanza. Comunque sia, conclude Casali, "il Paese non dorme e non siamo particolarmente angosciati".

 

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