Biagio Bossone: “Consapevoli che ci sono altre fatiche da affrontare”. Arzilli: “Non è il momento di sedersi”.
La lingua batte dove il dente non duole più come prima. Ma… ma, per la guarigione definitiva, c’è ancora molto da fare. Congresso di Stato e Banca Centrale lunedì dopo i due indubbi successi della scorsa settimana con Moneyval e OCSE dicono al Paese la stessa cosa: non è finita qui.
Il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli in conferenza stampa ha affermato come “questo non sia il momento di sedersi; occorre invece agire per costruire le fasi successive, proseguendo sulla via della trasparenza”. Il pericolo da scongiurare è quello di non essere abbastanza vigili, e di cadere in possibili errori. Ora che San Marino ha le carte in regola, bisogna pensare alla progettualità del nostro Paese, e per il suo bene perseguirla con determinazione”. Gli ha fatto eco a stretto giro di posta nel pomeriggio il Presidente della Banca Centrale Biagio Bossone, in occasione del workshop organizzato per illustrare il Fsap, programma di valutazione finanziaria del Fmi, ai rappresentanti del sistema bancario sammarinese. “La promozione del Moneyval e l’uscita dalla procedura rafforzata devono essere per San Marino un sospiro di sollievo, ma con la consapevolezza che ci sono altre fatiche da affrontare. C’è la conferma di un atto di fiducia da parte della comunità internazionale rispetto agli impegni presi dal Paese. Ora è importante non tradire questa fiducia. Soddisfatti sì, ma compiaciuti no”. Il nuovo traguardo da raggiungere al più presto per il Presidente Bossone è questo: “ Che si possa essere al pari di altri Paesi del mondo e che ci si sprovincializzi non solo nei confronti dell’Italia. Una volta che il Paese riesce a dimostrare che opera con finanza sana non vedo come possano esserci dei dubbi sulle possibilità di piena operatività delle nostre banche fuori confine. E proprio per questo motivo bisogna ancora sudare”. Una delle fatiche, volontaria l’adesione, sarà la valutazione FSAP, presentata nella sede della Banca Centrale dal rappresentante del Fondo monetario internazionale, Joseph Crowley. A questo modello che ha come l’obiettivo quello di garantire la stabilità e lo sviluppo finanziario di un Paese hanno aderito l’80% degli Stati aderenti al Fmi. La relativa missione a San Marino della delegazione del Fondo si svolgerà dal 4 al 17 novembre. Al termine della valutazione, il lavoro di raccolta dati e informazioni è già partito da mesi, il Fmi presenterà un rapporto contenente pareri e giudizi sul sistema e sulle sue criticità. La missione del Fsap si sovrapporrà alle visite che ogni due anni l’organismo compie nei Paesi aderenti per concludersi a fine gennaio 2010. L’adesione al programma per San Marino “nell’attuale contingenza è deliberata”, ha spiegato Bossone, riferendosi alle trasformazioni in corso del sistema bancario sammarinese, conseguenza degli adeguamenti normativi ai parametri internazionali, e quindi, all’allentamento del segreto bancario. “Banca Centrale ha chiesto e condiviso che – ha sottolineato il Presidente – per superare la fase di transizione del sistema, era utile poter usufruire dell’apporto del Fondo Monetario”.
Saverio Mercadante