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Gdf contro gli evasori corsa contro il tempo

da Redazione

Decine e decine di riminesi in questi giorni devono rendere conto alla Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle infatti in una vera e propria corsa contro il tempo hanno dichiarato guerra ai (presunti) evasori che hanno conti sul Titano. Obiettivo: scovare gli evasori e stopparli prima che usufruiscano dello scudo fiscale.

Una corsa contro il tempo, da parte della Guardia di Finanza di Rimini, per cercare di mettere nel sacco più ipotetici evasori possibile. Un ultimo sforzo prima dello scudo fiscale e della possibilità di regolarizzare la posizione versando “solo” il 5 per cento, come previsto dal provvedimento voluto da Giulio Tremonti. Così decine di contribuenti della Provincia di Rimini, clienti di banche del Titano, sono sottoposti ad “accertamenti fiscali” dalle fiamme gialle. Si tratta di accertamenti rivolti a persone fisiche e soggetti giuridici di Rimini, Riccione, Cattolica e non solo, inseriti in un elenco inviato dal ministero delle Finanze.
Sotto la lente dei finanzieri risultano imprenditori e società che toccano tutti i settori dell’economia locale, dal commercio di preziosi al turismo, dalla produzione di mobili alla ristorazione. Le verifiche in corso preludono alla denuncia penale per esportazione illegale di valuta all’estero: se gli interessati non giustificheranno l’ammontare dei loro depositi e la loro provenienza, allora scatterà la denuncia per riciclaggio.

Per loro, fra l’altro, non è prevista nessuna possibilità di rientrare nelle casistiche previste dallo scudo: il decreto legge infatti esclude i procedimenti già avviati alla data di entrata in vigore della legge.
Le operazioni sono tuttora in corso e proseguiranno nelle prossime settimane: una prima stima parla di accertamenti nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro che potrebbero essere frutto dell’evasione fiscale della provincia romagnola.
 

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