Il 30 settembre aprirà il ponte stradale che a Dogana collega l’Italia San Marino. Aprirà con un mese di anticipo, e questa è già una notizia. Intanto, fanno sapere esponenti del Governo a margine della riunione di lunedì del Congresso di Stato, altri cantieri si sono aperti, da via Piana all’Ospedale.
Per un cantiere che si chiude, quello del ponte di accesso alla Repubblica, altri se ne sono aperti, quello per il bivio di via Piana, o si apriranno, la rotatoria di Borgo Maggiore e i parcheggi per l’Ospedale di Stato. Perché, come più volte ribadito dagli esponenti di governo, le infrastrutture sono un volano per l’economia sammarinese. E il bilancio 2010, una sfida importante dati gli effetti della crisi e su cui i segretari di Stato cominciano a confrontarsi, cercherà di favorire ulteriormente gli investimenti per le infrastrutture pubbliche. Investimenti che andranno di pari passo con la razionalizzazione della struttura dello Stato. La volontà è infatti quella di dare consistenza alle diverse iniziative che disegneranno la nuova San Marino.
Verrà aperto il 30 settembre, con un mese di anticipo rispetto alle previsioni, il ponte che rappresenta il principale accesso alla piccola Repubblica. I lavori, iniziati a gennaio, sono stati praticamente ultimati, mancano solo dei "piccoli interventi", precisa alla stampa, durante il tradizionale appuntamento del lunedì che segue la riunione del Congresso di Stato, il segretario di Stato per il Territorio, Gian Carlo Venturini.
"Finito il lavoro – si limita a commentare Venturini – si vedrà se verrà utilizzato da altri colleghi o se continuerà la collaborazione con la mia segreteria".
Il ponte, già collaudato, verrà probabilmente inaugurato entro la prima metà di ottobre, ma i lavori nella zona non si fermano, dato che entro novembre, dopo l’apertura delle buste della gara d’appalto la scorsa settimana, inizieranno quelli per il primo tratto della strada di Serravalle. "Altra tappa fondamentale – sottolinea Venturini – per i residenti".
Il Congresso di Stato ha dato inoltre il via libera ad alcune varianti sulle aree di sua proprietà, per dare attuazione ai progetti per le scuole di Dogana e Fonte dell’Ovo. L’obiettivo è appunto quello di rilanciare le opere pubbliche, ma c’è anche grande attenzione al mondo imprenditoriale. Nella seduta di ottobre del Parlamento, spiega infatti il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, verrà portato in Aula "un grosso pacchetto di iniziative" per dare "risposte concrete alle aziende che vogliono espandersi e migliorare la propria attività". Si tratta di una serie di aree, quasi esclusivamente pubbliche, su cui le imprese potranno allargarsi, ma anche di zone tampone per futuri insediamenti produttivi.