E’ resistito duemila anni e non ha paura di niente. E’ la città di Rimini che deve aver paura di esperimenti come quello azzardato nei giorni scorsi, ovvero la chiusura del Ponte di Tiberio al traffico veicolare. Il traffico in tilt e le polemiche, per fortuna, hanno fatto fare dietrofront al Comune.
La madre di tutti gli ingorghi, ovvero il blocco del traffico indotto dalla chiusura del Ponte di Tiberio, a Rimini, non si ripeterà. Lo ha annunciato il Comune di Rimini, dopo l’esperimento che ha mandato in tilt la circolazione sabato scorso.
“Sulla base delle verifiche tecniche fatte durante la prima giornata di attuazione della sperimentazione viaria durante il mercato ambulante in centro storico, l’Amministrazione comunale di Rimini ha deciso di ripristinare il transito sul Ponte di Tiberio e la conseguente svolta a sinistra su via Bastioni Settentrionali”, riporta una nota di Palazzo Garampi.
Rimangono immutate le restanti disposizioni previste del provvedimento di sperimentazione a partire dalla chiusura di via Circonvallazione occidentale e alcune modifiche nelle vie limitrofe in zona quartiere Fiorani nei giorni di mercoledì e di sabato dalle ore 5 alle ore 15. “Ciò, come è noto – spiega il Comune – per riorganizzare l’attuale disposizione dei banchi del mercato ambulante al fine di liberare le aree adiacenti al Teatro Galli e a Castel Sismondo e dar il via agli interventi di riqualificazione previsti”.
Nelle prossime giornate di sperimentazione verranno costantemente monitorati i flussi di traffico nella città, con particolare riferimento alla zona su cui insiste il quartiere Fiorani.
Era bastata un’ora per rendersi conto di quello che tutti gli automobilisti sanno, e cioè che interrompendo uno dei due soli assi viari che permettono di toccare il centro storico, ovvero via Tripoli e l’area del Ponte di Tiberio, il traffico va automaticamente in tilt. Figuriamoci poi quando piove.