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San Marino, ora il futuro non è più grigio

da Redazione

San Marino è tornata nella white list dell’Ocse. I dodici accordi richiesti per quanto riguarda lo scambio d’informazioni sono stati registrati dall’organismo internazionale e dunque automaticamente il Titano torna in Paradiso (non fiscale). Per la Svizzera invece ultime ore in lista grigia.

Un inserto da stampare e conservare. È il report dell’OCSE datato mercoledì 23 settembre, in cui si prende atto che la Repubblica di San Marino è rientrata tra i cosiddetti paesi virtuosi, tra i paesi – citiamo testualmente il report – “Jurisdictions that have substantially implemented the internationally agreed tax standard”, la cui giurisdizione è adeguata agli standard richiesti per quanto riguarda lo scambio di informazioni.
Una vittoria dunque per San Marino, inserita tra la Federazione Russa e le isole Seychelles in ordine alfabetico, in compagnia di tutti gli stati più grandi, dagli USA alla Gran Bretagna, dalla Francia alla Germania e ovviamente all’Italia, ma anche di piccoli Stati come il Lussemburgo, Monaco, Malta e Cipro. Nella lista grigia restano ancora Gibilterra, Antigua e Barbuda (con nove accordi firmati sono sul filo di lana pronti per essere riammessi in Paradiso, non quello fiscale ovviamente), il Liechtenstein che è giunto a quota otto proprio grazie all’accordo firmato mercoledì con San Marino, e diversi altri piccoli Stati.
Tra gli altri restano fuori anche dalla lista grigia, per ora, Uruguay e Cile, ma anche la Svizzera che pur con 11 accordi già firmati è sottoposta ad una postilla: serve ancora un accordo per la rimozione dalla lista grigia, ma dopo che la penultima intesa è stata firmata ieri con gli Usa, la dodicesima, con il Qatar è prevista per oggi.
Per la cronaca, gli accordi firmati da San Marino sono i seguenti: Belgio, Ungheria, Malta, Austria e Lussemburgo, Monaco, Isole Far Oer, Andorra, Francia, Groenlandia, Samoa e Liechtestein.
Intanto oggi c’è grande attesa per l’altro passaggio cruciale che riguarda i rapporti di San Marino con gli organismi internazionali: a Strasburgo infatti l’assemblea plenaria del Moneyval dovrà pronunciarsi ufficialmente sulla situazione del Titano e nello specifico sulla eventuale uscita dalla procedura rafforzata. La politica sammarinese, al di là di tenere le dita incrociate, negli ultimi giorni si era detta cautamente ottimista, soprattutto dopo la riunione d’urgenza del Congresso di Stato, martedì, per varare due provvedimenti richiesti dall’OCSE ovvero l’estinzione anticipata dei libretti al portatore e lo stop immediato alle nuove emissioni.
Il Magistrato Rita Vannucci, appena rientrata da Strasburgo dove ha fatto parte della missione sammarinese alla riunione dell’OCSE, nella relazione letta lunedì e subito resa nota (clicca qui per leggere il testo integrale), che il governo ha appena licenziato un progetto di modifica dell’art 36 della legge bancaria che esenta di fatto dal rispetto del segreto bancario Agenzia di Informazione Finanziaria e Ufficio di Collegamento.

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