Attacco kamikaze rivendicato dai talebani contro due veicoli ‘Lince’ dell’esercito italiano in Afghanistan questa mattina, lungo la strada che porta all’aeroporto di Kabul. I morti sono almeno 6, 4 i feriti gravi. Il cordoglio delle istituzioni.
Un’autobomba condotta da un kamikaze è esplosa contro due veicoli ‘Lince’ di militari italiani sulla strada verso l’aeroporto di Kabul, in Afghanistan. Il ministro della difesa La Russa ha confermato che ci sono vittime tra i militari italiani, sei oltre a quattro feriti gravi. I sei militari caduti sono il tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); il primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); il sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli; il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto e primo caporal maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno). I nomi sono stati resi noti da fonti della Difesa, dopo aver avvisato i familiari dei soldati uccisi.
La deflagrazione ha colpito due veicoli militari italiani di scorta ad un convoglio di personale diretto all’aeroporto. I testimoni hanno detto di aver veduto almeno otto corpi sulla strada vicino ad un’ambasciata degli Stati Uniti e alla base militare, secondo il ministero della Difesa afghano ci sono state anche 10 vittime afghane e 55 feriti tra i civili. La forte esplosione è stata avvertita a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, intorno alle 12.10 ora locale, le 9.40 in Italia. "L’esplosione – raccontano fonti di Kabul – è avvenuta vicino all’ambasciata statunitense e a circa due chilometri e mezzo di distanza l’abbiamo sentita molto forte". Dopo la deflagrazione nel cielo della capitale, dove testimoni hanno visto una densa colonna di fumo nero, si sono alzati in volo gli elicotteri.
"Confermo la perdita di 6 vite umane del 186° reggimento della Folgore di stanza in Afghanistan – afferma il Ministro alla Difesa Ignazio La Russa – Abbiamo già i nomi di coloro che hanno perso la vita, 4 caporalmaggiori, un sergente maggiore e un tenente che comandava i due Lince, ma visto che le famiglie non sono state avvertite mantengo il riserbo. Altri quattro soldati sono rimasti feriti ma sembrano non versare in gravi condizioni. Agli infami e vigliacchi aggressori che hanno colpito in maniera subdola va la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo" e in accordo con le istituzioni internazionali "questa missione continuerà".
Un portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, ha poi rivendicato l’attentato. In un messaggio sms il portavoce ha riferito che un uomo di nome Hayutullah si è fatto esplodere contro il convoglio militare dell’Isaf, nel centro della capitale.
Immediato il cordoglio delle istituzioni dopo l’attentato ai militari italiani in Afghanistan.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha espresso il suo profondo cordoglio personale e quello dell’intero governo al capo di Stato maggiore della Difesa, generale Camporini, e al generale Castellano, che comanda il contingente italiano a Kabul: "Il governo italiano è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato Paese".
Così il Presidente della Camera Gianfranco Fini: "La Camera dei deputati si stringe attorno alle famiglie delle vittime e agli uomini delle forze armate italiane" per "questo ulteriore tributo di sangue". Fini ha quindi invitato l’assemblea ad osservare un minuto di silenzio. E il Presidente del Senato, Renato Schifani, nell’esercizio delle funzioni di presidente della Repubblica italiana (in questo momento Giorgio Napolitano è in viaggio isitituzionale all’estero) esprime "il più profondo dolore e cordoglio per la morte dei soldati italiani" caduti oggi in un attentato terroristico a Kabul. "Il sacrificio di questi eroi costituisce un ulteriore doloroso contributo che i nostri militari, con grande coraggio e professionalità, continuano a dare per difendere la democrazia, la pace e la sicurezza internazionale. L’Italia si inchina davanti a questi nostri ragazzi e si stringe commossa intorno alle loro famiglie". Schifani esprime inoltre "il sincero augurio di pronta guarigione ai militari feriti nel tragico agguato". Nella nota si spiega quindi che il presidente "è in diretto contatto con il ministero della Difesa e con il Quirinale al fine di tenere informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su questa drammatica vicenda".
FNSI. Intanto la Federazione italiana della stampa italiana (Fnsi) ha rinviato la manifestazione di sabato per la libertà di informazione. Il segretario della Fnsi, Franco Siddi spiega che "non si tratta di un’archiviazione ma di un rinvio" e che la nuova data è da decidere. "Abbiamo rinviato perché siamo responsabili, ma non archiviamo la manifestazione. Ci stringiamo nel dolore per la morte dei soldati italiani e siamo vicini alle famiglie delle vittime – aggiunge- ma questo non vuol dire che la manifestazione è annullata". La nuova data, spiega il segretario Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani, si deciderà "nel giro di due o tre settimane".