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Cure palliative e cannabis sì bipartisan alla Camera

da Redazione

Cure palliative, la Camera ha risposto un sì unanime. Il disegno di legge passerà ora al Senato. si punta a una rete di servizi in tutto il territorio per l’assistenza ai malati gravi e terminali. Più facile anche il ricorso alla Cannabis palliativa.

Sì unanime dell’aula della Camera al disegno di legge sulle cure palliative. Il testo passa ora all’esame del Senato. Il relatore della proposta di legge e presidente della commissione Affari sociali, Giuseppe Palumbo (Pdl), ha espresso compiacimento per l’approvazione ‘bipartisan’ del testo. "Spero – ha detto palombo – si possa fare lo stesso su altri provvedimenti" riferendosi al lavoro sul testamento biologico. "Spero – aggiunge – sia di buon auspicio".
Il principio ispiratore della proposta di legge è rendere le cure palliative un diritto per tutti sul territorio nazionale. E’ obiettivo delle nuove norme creare una rete di ‘hospice’ e strutture, partendo da quelle già esistenti nelle singole realtà territoriali, mettendo a sistema le terapie. La legge prevede sanzioni per le Regioni inadempienti, fondi ad hoc e una semplificazione nella prescizione dei medicinali impiegati nelle terapie del dolore, tra cui la cannabis.
Si stabilisce innanzitutto che le cure palliative e le terapie del dolore sono obiettivo prioritario del piano sanitario nazionale e che, con il concorso delle singole Regioni, va costituita una rete omogenea per l’assistenza ai pazienti e ai familiari nei cosiddetti "hospice" (centri residenziali per le cure terminali) e per l’assistenza a domicilio. In base alle nuove norme sarà inoltre data una ‘corsia preferenziale’ per le figure di coordinamento dei centri per le terapie del dolore: sarà un requisito l’avere avuto un’esperienza sul campo campo di almeno tre anni.
Nel caso in cui una Regione ritardi o ometta di compiere gli atti obbligatori previsti dalla legge il ministero della Salute fissa un termine ultimo per gli adempimenti. Se, anche entro quel termine, la Regione rimane non si adegua, verrà nominato un commissario ‘ad acta’.
Quanto ai finanziamenti, sono già disponibili 50 milioni di euro più lo stanziamento di 100 milioni di euro annui, a partire dal 2009 e che saranno rinnovati negli anni successivi. Per assicurarsi che i fondi predisposti alle cure palliative non vadano a coprire altre voci di spesa, la legge prevede che le Regioni inadempienti non potranno accedere ai finanziamenti nazionali in campo sanitario.
Novità anche per la prescrizione dei farmaci antidolore, tra i quali anche oppiacei e cannabinoidi. Viene prevista la semplificazione della prescrizione. Oggi infatti un medico che vuole prescrivere un farmaco antidolore deve ricorrere a un ricettario speciale. Le nuove norme ‘sburocratizzano’ le procedure. Il farmacista conserverà copia o fotocopia della ricetta.
Presso il ministero della Salute verrà istituito un Osservatorio nazionale permanente per le cure palliative e per le terapie del dolore che monitoterà lo stato delle reti dei centri e invierà annualmente (entro il 31 dicembre) un rapporto al ministero. L’osservatorio collaborerà con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, con l’Aifa e con l’Istituto superiore di sanità.
Il ministero della Salute promuoverà, nel triennio 2009-2011, campagne istituzionali di comunicazione per informare i cittadini sulle modalità e sui criteri di accesso alle prestazioni e ai programmi di assistenza in materia di cure palliative e trattamento del dolore connesso alle malattie neoplastiche e a patologie croniche e degenarative, anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione dei medici di base, dei pediatri, delle farmacie e delle organizzazioni no profit.
 

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